Upim è un multispecialist store dalla forte identità italiana

Moda e formati - Protagonisti – Dopo il restyling della formula commerciale ha riguadagnato appeal nelle famiglie italiane.

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1. Si rivolge a tutti i componenti del nucleo familiare

2. In ottica di shopping experience rivisti gli spazi di vendita

Forte di un importante ed efficace piano di rilancio avviato nel novembre 2005, Upim (Unico prezzo italiano Milano), fondata nel 1928 e acquisita nel maggio 2005 da un consorzio formato dal gruppo Investitori Associati (per il 46%), dalla Deutsche Bank (per il 30%), dalla Pirelli Re (per il 20%) e dalla famiglia Borletti (per il 4%), e che sarà ceduta entro la fine del mese di gennaio 2010 per il 100% del suo capitale sociale al gruppo Coin spa, è tornata in utile a chiusura 2007 dopo più di 15 anni di gestioni chiuse in rosso. Un trend positivo ulteriormente confermato da un fatturato 2008 pari a circa 550 milioni di euro. Costato oltre 100 milioni di euro, il piano industriale architettato dal nuovo amministratore delegato Luca Rossetto, in carica dal 2005, che include il completo rinnovamento degli asset manageriali (comprese le direzioni dei negozi) e quello delle linee di prodotto con una particolare attenzione al mantenimento del posizionamento strategico good value for money, ha segnato una svolta decisiva nella storia dell’insegna italiana con sede a Milano. A completare questa piccola rivoluzione aziendale è stato il restyling della formula commerciale tramite la ristrutturazione di numerosi punti di vendita della rete e l’apertura di nuovi store. La catena vanta oggi 350 punti di vendita in Italia di cui 150 di proprietà e 200 in franchising. Sono 5 finora i punti di vendita aperti in franchising all’estero (dati maggio 2009). In seguito all’accordo di partnership siglato lo scorso luglio con la catena Mercatone Uno, player italiano del settore della Gda non-food, dal mese di settembre ad ampliare la rete commerciale saranno i 32 store di abbigliamento Upim aperti all’interno di 32 punti di vendita a insegna Mercatone Uno in sostituzione dell’insegna Lapo Galleri. In questi nuovi spazi verrà commercializzato l’intero assortimento donna, uomo, bambino e intimo a marchio Upim. Dotato dal maggio 2008, in occasione del suo 80esimo compleanno, del nuovo claim “La meraviglia di ogni giorno”, Upim intende recuperare il tempo perso e porsi nuovamente come catena di riferimento delle famiglie italiane.

Il magazzino
a prezzo unico

Nata negli Stati Uniti, per iniziativa di Frank W. Woolworth che nel 1879 apre a Utica un emporio dove venivano venduti prodotti per la famiglia e la casa al prezzo fisso e unico di 5 o 10 centesimi di dollaro, la formula del magazzino a prezzo unico approda in Europa nei primi anni del ventesimo secolo. Dopo i successi riscontrati in Gran Bretagna (nel 1914 Marks & Spencer conta oltre 100 magazzini in attività), Germania e in numerosi altri paesi europei, è la società milanese La Rinascente di proprietà del senatore Borletti a esportare la formula vincente nella penisola. Il 22 ottobre del 1928 apre i battenti a Verona il primo magazzino a prezzo unico in Italia Upim in cui vengono commercializzati articoli di abbigliamento, giocattoli, prodotti per la casa e la persona, per un totale di 4.000 referenze tutte proposte ai prezzi di 2, 3, 4 lire. A fine 1928 entrano in funzione i punti di vendita di Milano e Brescia; tra il 1929 e il 1930 vengono attivate altre 20 unità.

L’abbigliamento

A caratterizzare l’offerta Upim è da sempre una forte identità italiana. Azienda dal cuore e dalla cultura italiana aperta all’internazionalità, Upim offre da sempre ai suoi clienti una produzione 100% invented and designed in Italy. L’ideazione e la progettazione di tutte le collezioni vengono realizzate, infatti, solo ed esclusivamente sul territorio nazionale. Commercializzato sotto gli housebrand Project abbigliamento (uomo e donna adulti), Oops (donna giovane), Upgrade (uomo giovane), Rosa Thea (donna taglie forti), Uomo Più (uomo taglie forti) e Blukids (bambino), l’abbigliamento che rappresenta oggi il 61% del suo fatturato complessivo è il vero pilastro dell’assortimento (oltre 10.000 referenze) di Upim. Oltre a un prezzo di vendita particolarmente competitivo, i prodotti a marchio Upim si contraddistinguono per un’ottima qualità. La selezione dei tessuti e delle trame è, infatti, selettiva e vengono sempre più spesso e prevalentemente scelti materiali naturali. Inoltre dal 2007, a eccezione di alcuni pellami di vitello e maialino utilizzati nella realizzazione di certi modelli di giacche, nelle collezioni vengono esclusivamente utilizzate pellicce ecologiche. L’ufficio stile di Upim segue costantemente l’evoluzione dei dati antropometrici della popolazione italiana per ideare collezioni in grado di assecondare le esigenze delle famiglie italiane. Particolarmente sensibile alle esigenze e ai bisogni delle donne contemporanee, in quanto azienda con l’82% di dipendenti donne (ma anche a quelli della clientela maschile), Upim ha lanciato Rosa Thea e Uomo Più, due housebrand per taglie forti ai quali ha dedicato uno spazio in ogni suo punto di vendita. A implementare l’assortimento dedicato all’abbigliamento è una vasta e rinnovata offerta di accessori dal prezzo medio inferiore ai 20 euro nati sotto il segno della qualità e realizzati in cotone 100%, lino 100%, seta 100%, lana 100%, cashmere. Nel 2008, in co-branding con Legambiente, Upim ha commercializzato una linea di occhiali ecosostenibili.

Un multispecialist store

Oltre a una vasta offerta di abbigliamento per tutta la famiglia che le vale un 4° posto in Italia per fatturato nell’abbigliamento adulto, Upim è la seconda catena di cosmesi sul territorio nazionale. La profumeria, presente nei pdv con il nuovo format shop in shop Bellezza & Benessere, rappresenta attualmente il 16% del fatturato. La totalità dei 150 negozi (dati maggio 2009) di proprietà della catena sarà gradualmente dotata del nuovo e innovativo format commerciale. Con il 14% del fatturato complessivo, il reparto dedicato alla casa sta diventando uno dei fiori all’occhiello di Upim che oggi vanta oltre 100 punti di vendita sul territorio. A rendere più attrattiva la proposta casa sono, dal mese di ottobre 2008, i corner Croff: entro il 2011 è previsto lo sviluppo di una rete di negozi a insegna Croff in formato stand alone. Il restante 9% dell’offerta è dedicato a una gamma di accessori e giocattoli per il tempo libero. Upim intende migliorare la shopping experience dei suoi clienti. Elemento distintivo della catena sono i nuovi ambienti accoglienti e confortevoli. In occasione del recente progetto di restyling sono stati completamente rinnovati gli elementi che concorrono a creare l’atmosfera del negozio (luci, colori, materiali), gli elementi di orientamento (segnaletica interna, punti focali) e i criteri di esposizione delle merci. Nel corso del 2008, il modulo casa è stato suddiviso per stanze (camera da letto, cucina/pranzo, soggiorno, bagno) e completamente rinnovato.

Upim in cifre

(dati a maggio 2009)

Circa 550 mio di euro il fatturato 2008

350 i pdv in Italia

5 i pdv all’estero in franchising
(3 a Malta, 1 a Tirana, 1 a Zagabria)

Circa 3.500 i dipendenti

Oltre 10.000 le referenze

61% l’incidenza dell’abbigliamento
sul fatturato

16% quella della profumeria
sul fatturato

14% quella della casa

9% l’incidenza del tempo libero

Più

  • Rapporto qualità-prezzo
  • Brand awareness

Meno

  • Presenza all’estero

Allegati

Moda10-Upim
di Hélène Battaglia / gennaio 2010

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