Upim rilancia il brand per la famiglia in un flagship da scoprire con comodo

I protagonisti – Il nuovo prototipo è a Milano-via Torino e segna una svolta per l’intera rete di vendita

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1. Completata la ristrutturazione merceologica
2. Un negozio su misura per chi vuole comperare un maglione-maglione

Chi avesse dubbi sul nuovo corso della gestione di Luca Rossetto può andare a Milano in via Torino e visitare il flagship aperto a metà maggio. Consigliamo una visita al livello +1 dove lo spazio dedicato alle toilette per l'intera famiglia spiega in modo diretto l'attenzione dedicata dal management al comfort dello shopping. Upim è stata con pazienza riorganizzata merceologicamente e presenta adesso un posizionamento che va a riempire un vuoto lasciato libero da Oviesse. Si rivolge a clienti che chiamano ancora il maglione maglione e la camicia camicia anche se ovviamente con un livello aspirazionale diverso. Il prodotto merceologico appare migliorato, soprattutto nella funzione d'uso (per esempio la vestibilità) che negli anni passati lasciava a desiderare. L'offerta di abbigliamento uomo e donna è stata organizzata per stili di vita: classico, moda, basico e sportivo. Nella donna è stato aggiunto il segmento delle taglie comode. Il reparto bambino diviso per fasce di età testimonia ulteriormente il cambiamento voluto da Rossetto. Per favorire l'experience di acquisto sono stati rivisti anche il layout e il sistema di attrezzature. Gli stessi codici colore hanno subito modifiche importanti anche se quelli delle attrezzature appaiono alcune volte distonici rispetto al contesto. è stato rifatto il marchio (Futurbrand), adesso più leggero e sintonico di un'insegna che cerca segmenti medi lontani da Zara.

Vetrina di marca
Finalmente le vetrine di Upim contano e raccontano con le parole e le immagini il nuovo posizionamento. Le vetrine sono finalmente ariose e puntano su pochi elementi ben riconoscibili con la marca che ha un ruolo centrale e segnaletico.

Storia di marca
Per l'inaugurazione di Milano-via Torino l'azienda ha scelto di raccontare la storia di una marca-insegna tutt'altro che dimenticata da dai consumatori italiani.
è un'operazione culturale da ripetere anche con interventi limitati nel tempo ma che possono contribuire a rinsaldare i rapporti con i target da servire.

Mission di marca, marca per gioco
Sopra: la vetrina su via Torino è diventata un mezzo interattivo per far giocare il cliente con la marca Upim che, soffiando, si ricompone più volte.
A destra: il posizionamento raccontato con le parole.
Linea guida ben visibile anche nel negozio: la semplicità.

Merceologie
Il prodotto è stato rivisto nella sua funzione d'uso e nel comfort, soprattutto nell'abbigliamento. Le diverse collezioni sono presentate, come nel caso degli accessori, in una serie di portali dai codici un po' troppo fantasiosi e non sintonici con i nuovi codici colore scelti per il nuovo marchio. Si nota comunque una cura diversa nelle attrezzature e nel visual (vedere anche GDOWEEK n. 441).

Toilette
La spia del nuovo corso di Rossetto è visibile nella toilette dove lo spazio per la mamma con bambino è ottimale, con tanto di pannolini a disposizione.

Allegati

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