Usa, matrimonio vicino tra i grandi magazzini del lusso

Neiman Marcus sarebbe pronto ad accettare l’offerta da 3 miliardi di dollari predisposta da una cordata guidata dalla concorrente Saks

Questa volta il matrimonio “s’ha da fare”. Dopo le trattative fallite negli anni scorsi, Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus sono vicini alla fusione, con la prima che avrebbe messo insieme una cordata, composta anche da Zalando e Reliance (gruppo indiano del retail guidato dalla dinastia degli Ambani), disposta a valorizzare il concorrente ben 3 miliardi di dollari.

Le dimensioni dell’accordo

Dall’integrazione nascerebbe un colosso nel mercato statunitensi dei grandi magazzini di lusso capace di resistere alla pressione sui margini che negli ultimi sta interessando anche la fascia più alta di prezzo, che pure aveva resistito prima alla recessione pandemica, poi all’ondata di iper-inflazione. Una realtà più grande può in primis negoziare condizioni di prezzo più convenienti con i fornitori e, in alcune aree, potrebbe anche avere maggiore spazio nel fissare i prezzi di vendita dei prodotti.

Per altro, nel corso del 2020 ha attraversato un periodo difficile, fino alla presentazione di un’istanza di fallimento, poi rientrata grazie a una serie di interventi per la riduzione dei debiti e anche ai fondi messi a disposizione dal governo americano per la ripresa post-pandemica.

Se la passa decisamente meglio Saks, che – secondo quanto riportato da Bloomberg – si è vista valutare lo storico flagship sulla Quinta Strada di New York per 3,6 miliardi di dollari, oltre il doppio rispetto al miliardo e 600 milioni del 2019.

Secondo voci di mercato, l’accordo potrebbe essere annunciato già nelle prossime settimane.

Non è ancora chiaro, invece, se nel perimetro dell’operazione rientreranno anche due controllate del gruppo Neiman Marcus, gli store Bergdorf Goodman e i discount Last call.

La proiezione internazionale

Oltre a rafforzare la presenza sul mercato a Stelle e Strisce, secondo gli analisti l’operazione potrebbe aprire le porte al mercato indiano (e questo spiegherebbe il coinvolgimento degli Ambani), che ha un elevato potenziale, ma richiede anche investimenti ingenti data la vastità e l’eterogeneità che lo caratterizzano. Mentre Zalando potrebbe fare da leva per accelerare nelle vendite online e aprire spazi nel Vecchio Continente.

 

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