Vicinato e prossimità non sono categorie solo dimensionali

Analisi – Incide nella valutazione l’elevata penetrazione raggiunta sul territorio. La capillarità tuttavia non frena la diffusione dei formati intermedi. La segmentazione risulta ormai complessa. (da MARK UP 200)

Per l’articolo completo scaricar il Pdf

Simply Market in via Novara a Milano - presso il quale Antonello Sinigaglia, direttore generale Sma spa, ha da poco festeggiato i 50 anni dell’insegna - è un chiaro esempio di supermercato di prossimità, inserito in un quartiere popoloso, con tanto di anziani fuori dal bar a parlare, leggere i giornali, sorseggiare un caffè, fumare sigarette: è uno spaccato piacevole di vita quotidiana che si offre proprio davanti a un supermercato, tipologia di punto di vendita fredda, industriale per eccellenza: alzi la mano chi ha mai visto un quadretto simile fuori dagli efficienti ma robotici superstore Esselunga, che pure assolvono la medesima funzione di prossimità e vicinato. Abbiamo esordito con questi due esempi per visualizzare l’argomento dell’articolo: le superfici di vendita possono variare molto dal punto di vista della metratura, ma il ruolo di un’insegna in rapporto al bacino d’utenza è sempre determinato dalla location. È sempre stato difficile, anche per gli addetti ai lavori, definire in modo esatto la soglia dimensionale che identifica e caratterizza il commercio di prossimità e vicinato. La difficoltà deriva da un limite di natura più storica e sociale che tecnica: il vicinato e la prossimità sono sempre stati associati al commercio tradizionale urbano, il “piccolo” commercio per eccellenza. In realtà, vicinato e prossimità designano un concetto prettamente urbanistico, che ha più a che fare con la posizione urbana che con la metratura. Da questo punto di vista, un superstore può essere - ed è in moltissimi casi - un esercizio di prossimità né più né meno di un negozio tradizionale. È una constatazione tutt’altro che scontata, perché implica un lavoro di riparametrazione dei concetti distributivi alla luce di due criteri fondamentali: livello di servizio/attrazione e location.
Tecnicamente parlando, si definisce prossimità l’insieme di punti di vendita e formati sotto i 200 mq. In realtà bisognerebbe alzare l’asticella fino alla soglia dei 450 mq, formato non lontano dalla superficie media della distribuzione italiana a libero servizio che corrisponde a poco meno di 600 mq.
Vicinato e prossimità sono concetti distributivi che riportano a una segmentazione di formati quanto mai ricca e complessa sia dal punto di vista dimensionale sia, soprattutto, a livello d’offerta. Lo abbiamo già visto (Mark Up, n. 167-168 di luglio-agosto 2008 alle pagg. 22-25), i concetti di prossimità sono caratterizzati da alta penetrazione locale o di traffico, piccole e medie superfici alimentari (da 200 a 2.550 mq), integrate o vicine a bar e a edicole. I destination sono rappresentati da grandi superfici tuttologhe (per esempio gli ipermercati o i grandi magazzini come Oviesse e Upim) o specializzate (Castorama).
Nei destination store si identificano in genere superfici medie o grandi, basate sulla specializzazione in settori di mercato molto ampi (per esempio abbigliamento uomo/donna e bambino) o universi di consumo (per esempio: fai da te/ferramenta/giardino/building). Campioni tipici di questa categoria sono Ikea, H&M, Zara, Media World ma anche la Feltrinelli Libri e Musica nel campo della cultura.
La principale differenza tra “destination” e “convenience” è che i primi giustificano lo spostamento e lo stress logistico in funzione della loro leadership attrattiva che li rende appunto “generatori di traffico”: centri commerciali e factory outlet center sono tipici esempi di traffic builder. Questa tipologia di esercizi è anche concentrata nei centri città e nelle high street, soprattutto nel non-food. I concept di ubicazione e di prossimità riportano al ruolo distributivo sintetizzabile nella voce “convenience”, che Mark Up intende segmentata nelle due dimensioni urbane e locali del “neighbourhood” e dei concetti “on-the-move”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome