Walgreens Boots Alliance chiude il primo trimestre dell’anno fiscale 2020 (che va dal 31 agosto al 30 novembre 2019) con una crescita delle vendite dell’1,6%, pari a 34,3 miliardi di dollari, per un aumento del 2,3% a tassi di cambio costanti sull’equivalente periodo dell’anno precedente, che aveva registrato vendite per 33,7 miliardi di dollari.
Il risultato operativo è diminuito del 27,6%, a 1 miliardo di dollari; il risultato operativo rettificato flette del 15,6%, a 1,5 miliardi di dollari, in calo del 15,4% a tassi di cambio costanti.
Scende del 19,8% l’utile per azione, stanziandosi sugli 0,95 dollari; l’utile per azione rettificato aumenta invece del 6%, a 1,37 dollari, decrescendo però del 5,7% a tassi di cambio costanti.
Il net cash da attività operative è stato di 1,1 miliardi di dollari, contro un net cash del primo trimestre 2019 di 460 milioni di dollari, per un incremento di 601 milioni. Il free cash flow ha raggiunto i 674 milioni di dollari, in aumento di 684 milioni.
La società mantiene per l’anno fiscale 2020 una previsione di crescita dell’utile per azione rettificato sostanzialmente piatta, a tassi di cambio costanti.
Il programma trasformazionale di gestione dei costi fissato dalla multinazionale è in linea con l’obiettivo di conseguire risparmi di costi annuali pari a oltre 1,8 miliardi di euro entro l’anno fiscale 2022.
A fronte di questi riscontri Stefano Pessina, executive vice chairman e ceo di Walgreens Boots Alliance, ha commentato: “Manteniamo l’outlook per l’anno in corso, nonostante un primo trimestre poco vigoroso. Siamo fiduciosi che i nostri piani strategici siano quelli giusti per generare crescita sostenibile a lungo termine”. Pessina si dichiara inoltre molto soddisfatto dei progressi fatti nel corso del trimestre per quanto riguarda il proprio programma trasformazionale di gestione dei costi e per la significativa produzione di cash flow.
