Al Salone BonTà nasce la filiera sociale a chilometro zero

A CremonaFiere sbarca un progetto che vede migranti e disabili psichici coltivare ortaggi biologici, successivamente trasformati in conserve e salse dai detenuti-chef.

Migranti e disabili psichici che coltivano ortaggi biologici, trasformati poi in conserve e salse dai detenuti-chef della casa circondariale cittadina di Cà del Ferro. È questo l’inedito progetto di filiera sociale e a chilometro zero che verrà presentato a BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali in onda a CremonaFiere dall’11 al 14 novembre.

filiera sociale BonTàGli artefici dell’iniziativa sono Cooperativa Nazareth e Casa Circondariale di Cremona, che hanno collaborato per dare vita a un nuovo format. L’intento, da un lato, è accompagnare minori stranieri e persone con fragilità all’acquisizione di una nuova autonomia, dall’altro formare e riabilitare i carcerati.

L'obiettivo è non solo offrire un nuovo approccio al lavoro e alla socializzazione, ma anche creare concrete opportunità lavorative. I prodotti, sia freschi sia trasformati, sono biologici certificati; inoltre, le persone che lavorano, anche se toccate da uno 'svantaggio' di tipo sociale o fisico, vengono valorizzate nel loro saper fare liberando creatività ed energie
- Giusy Brignoli, tra i responsabili della Cooperativa Nazareth -

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