Il welfare familiare drena risorse ai consumi. Ma aiuta l’economia

È lo sviluppo demografico che impatta e impatterà sempre più sull’andamento dei consumi. Nello specifico l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dei residenti stranieri in Italia. Questi i due fattori prevalenti emersi dall’ultima edizione dell’Osservatorio Findomestic presentato a Milano il 2 dicembre. Lo studio di Findomestic è ormai un appuntamento canonico per chi studia i consumi, soprattutto correlati ai beni durevoli. Un primo dato è che generalmente il sentiment che si misura empiricamente circa la ripresa dei consumi è confermato dai numeri e il 2015 è un anno migliore rispetto al 2014. Ciò che ha influito è l’aumento del potere di acquisto e la bassa inflazione che ha fatto marcare un +1% dei consumi totali di cui un +7% restringendo il campo ai beni durevoli. Inoltre i recenti e drammatici fatti correlati agli attentati di Parigi non sembrano aver impattato sulla dinamica corrente dei consumi.

Silver generation oggi e domani
Nel 1971 erano 6 milioni oggi sono 13 milioni. Stiamo parlando degli over 65. la cosiddetta silver generation che oggi vale il 21,7% della popolazione e che nel 2050 sarà un terzo della popolazione italiana.
L’impatto della popolazione anziana sulle famiglie è pervasivo tanto che una famiglia su tre deve provvedere all’assistenza di un anziano con regime giornaliero o meno frequente. In questo caso la spesa dei nuclei famigliari mensile si attesta a 689 euro, importo che vale il 38% del budget famigliare. Ma chi si occupa degli anziani in famiglia? Il 50% i figli, il 21% le badanti, il 16% il coniuge, il 14% altri parenti. Tuttavia gli anziani non assorbono solo risorse ma ne cedono una grand parte: ben il 31% degli italiani over 65 aiuta economicamente la famiglia, i figli e i nipoti con un contributo medio di 385 euro. In generale non vi è una situazione nettamente separata: spesso gli italiani over 65 che necessitano di assistenza aiutano la famiglia di provenienza (il 12%).Secondo lo studio di Findomestic, il campione non ritiene che la società consideri gli anziani adeguatamente (77%).
La fotografia scattata dall'Osservatorio Findomestic è destinata a sbiadire velocemente non appena l’attuale generazione di over 65, assecondata da un generoso welfare, uscirà di scena. La successiva vivrà un drastico peggioramento dello stato sociale: meno denari, meno figli, meno presidi.

Gli stranieri
il contributo dato dai lavoratori stranieri all’Italia si può dire oggi determinante. Secondo il panel intervistato da Findomestic il 77% degli stranieri eroga servizi come badante o colf, quindi come operaio edile (53%), lavoratore agricolo (45%), lavoratore domestico (41%), cameriere/barista (29%). La presenza straniera in Italia non è correttamente percepita dagli italiani: solo il 20% della popolazione ne quantifica correttamente la presenza mentre l’80% ne sovrastima il numero. Lo studio evidenzia l’opinione comune secondo la quale l’incremento dell’immigrazione cambierà i tipi di consumo alimentare.
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Cosa si consuma?
Nonostante lo scandalo emissioni di Volkswagen, il mercato dell’auto è cresciuto notevolmente a doppia cifra e a fine anno marcherà un +14%; dopo sei anni di calo, anche il mercato dei motoveicoli ha messo a segno un importante +6,4% così come i camper (+8%). Crescono i consumi domestici trainati dalla telefonia mentre il settore dei mobili e arredamento non ha riscontrato una vera crescita rimanendo in una sostanziale stagnazione. In recupero nel 2015, le categorie dei piccoli e grandi elettrodomestici sospinti anche dal tema green, con un regime di sostituzione verso modelli a minor consumo energetico. Elettronica di consumo e information technology si mantengono in un regime di sostanziale flessione dovuta alla convergenza dei device e alla contrazione del mercato dei tablet. In sostanziale crescita il settore dell’home confort che nel 2015 mette a segno un +54,9% del giro di affari.

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