Lombardia al primo posto per compravendite immobiliari

La Lombardia rappresenta quasi il 20% di tutte le compravendite immobiliari. Ma è anche al primo posto per numero di nuove società

Lombardia sempre in testa in alcuni (non pochi) indici chiave della salute economica del paese. Il primato regionale nella compravendita di immobili spetta alla Lombardia, con 91.570 immobili scambiati nel 2° semestre 2018, pari a una quota del 19,54% dell’intero territorio nazionale, e con un aumento di oltre il 2% (+2,11%) rispetto al 1° semestre sempre 2018.

Questi dati fanno parte del nuovo Rapporto Dati Statistici Notarili, pubblicato nei giorni scorsi, relativo a compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, atti di imprese e società registrati nel 2018 e che confronta l’andamento del secondo e primo semestre. La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta in modalità informatica dal Consiglio Nazionale del Notariato tramite Notartel S.p.A., società informatica del Notariato, che ha elaborato i dati del 99% dei notai in esercizio.

Il primato lombardo nelle nuove imprese

Secondo il Rapporto, la Lombardia si conferma al primo posto anche nella nascita di nuove imprese con 24.222 nuove società, seguita dal Lazio (18.952) e dalla Campania (15.954), e per numero di modificazioni statuarie e operazioni straordinarie (fusioni, scissioni e trasformazioni). In testa anche il Nord (nella somma tra Nord Ovest e Nord Est), che assorbe circa il 60% di questa tipologia di atti.

In generale l’impresa familiare, adesso utilizzabile anche tra conviventi, è lo strumento attraverso il quale l’imprenditore individuale coinvolge i familiari nella gestione dell’azienda. L’utilizzo dell’istituto è molto frequente al Nord (circa il 60% delle imprese familiari si trovano tra Nord Ovest e Nord Est) ed è abbastanza ricorrente al Centro (il dato annuale è del 18,56% del totale), mentre risulta modesto al Sud (circa il 14%) e nelle Isole (7%). Nel dettaglio emerge inoltre che le imprese familiari sono composte per circa il 60% da uomini e per il restante 40% da donne. Il 35,49% è nella fascia d’età 18-35 anni a conferma di come questo sia il veicolo attraverso il quale l’imprenditore avvicina i giovani della famiglia alla gestione aziendale.

Si concentrano al Nord anche le donazioni mobiliari riguardanti denaro, partecipazioni societarie e aziende, da sempre considerate un mezzo per gestire sistemazioni familiari e anticipare il passaggio generazionale della ricchezza. Nelle donazioni mobiliari crescono, anche in relazione al I semestre, le donazioni di denaro che costituiscono il 40% del totale (12.349 nel 2018), a conferma della maggiore trasparenza, richiesta anche a fini fiscali, nelle movimentazioni di denaro. Nelle donazioni mobiliari di beni produttivi (aziende, azioni e quote sociali) particolarmente evidente è il dato di genere che vede prevalere gli uomini, sia come donanti sia come donatari.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome