Retail Summit – D’Este, Ferrero: come migliorare i consumi?

In un mercato stagnante non c'è solo la tecnologia che può aiutare la ripartenza dei consumi. A Consumer & Retail Summit parla Alessandro D’Este, Presidente e AD Ferrero Commerciale Italia

Il secondo intervento della giornata dedicata al decimo Consumer & Retail Summit è quello di Alessandro D’Este, Presidente e AD Ferrero Commerciale Italia, intervistato da Lello Naso, Caporedattore Impresa & Territorio Il Sole 24 Ore.IMG-20161004-WA0003
Si parla di mercato, riconoscendone la stagnazione.
“Il futuro è il recente passato”, è l’esordio di D’Este, che parla di un carrello fermo in quantità e prezzi. E anche il leggero miglioramento nel mix non è sufficiente a compensare, tanto che a conti fatti i consumi crescono dello 0,2 per cento.
Tuttavia, anche in momenti di crisi ci sono realtà che sanno crescere e questo vale anche per il retail.
D’Este divide gli operatori in grandi gruppi: da un lato quelli che fanno investimenti importanti (“Che costano in Capex”), che propongono formati nuovi ai consumatori, di cui i consumatori si accorgono; dall’altro quelli che nel tempo sono stati capaci di stare molto vicini ai consumatori, magari perché hanno investito prima, oppure perché hanno interpretato in modi nuovi i bisogni; e poi ci sono quelli che non hanno mostrato segni di attenzione o non hanno saputo segmentare, o non hanno saputo innovare. E non è un caso che queste ultime sono quelle che sono andate peggio.

Ma innovare non è semplicemente guardare al digitale.
Innovare per D’Este significa anche pensare diversamente alcune attività e azioni. In primis gli assortimenti: “I prodotti follower, i simil-locali, quelli in esclusiva erodono spazio e capacità di scelta. Offrendo troppe referenze invece che chiarire le idee al consumatore, gli complicano le scelte. L’eccesso di offerta porta alla rinuncia. L’eccesso di assortimento, senza saper presentare le caratteristiche distintive di ogni prodotto sono dannose, rendono l’attività più costosa”.

Ma in sintesi cosa chiede D’Este per migliorare i consumi?
“Allo Stato chiedo di non aumentare l’iva perché non ce lo possiamo permettere. Chiedo meno leggi, ma insieme chiedo che quelle che ci siano siano controllate e applicate. Al retail chiedo di saper selezionare i fornitori, all’industria di essere seria”.

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