Speciale non-food – Uno strumento digitale sempre più bello e compatto

Articolo pubblicato su MARK UP 135 dicembre 2005 – Il vissuto del consumatore


Il boom delle fotocamere digitali ha
relegato i camcorder a una nicchia

Giunte alla settima generazione, le fotocamere digitali hanno potentemente
rilanciato il settore fotografico che, sul finire dell’era analogica,
da tempo stagnava. Acquisita la stessa qualità della vecchia pellicola, lo scatto
digitale ha abolito la vecchia schiavità della stampa in laboratorio entrando
nella vita di tutti i giorni. Fotocamere sempre più compatte, facili e rapide
da usare, sono ormai un accessorio necessario alla comunicazione interpersonale.
Uno status symbol di cui, specie per le giovani generazioni nate nel culto dell’immagine,
è difficile fare a meno. Indice di questa tendenza, oltre al dilagare
dello scatto dal cellulare, è la proposta di music player capaci di memorizzare,
come il recente iPod nano di Apple, in alternativa a mille brani musicali, la
bellezza di 25.000 foto.
Nel settore consumer per l’acquirente di oggi, ancor più del numero di
pixel (5 megapixel ormai sono lo standard minimo di definizione sufficiente
per stampare ingrandimenti fino alle dimensioni di un foglio formato A3) o della
memoria (le memory card di buona capacità, almeno 128 Mb, sono scese notevolmente
di prezzo), contano requisiti come la compattezza dello strumento, un ampio
schermo Lcd da usare in alternativa al mirino, un obiettivo ottico di qualità
che consenta magari di zoomare oltre il 3x di serie.
Design, dimensioni tascabili e qualità ottica naturalmente si pagano e identificano
la fascia alta delle compatte sul tetto dei 400 euro. Nelle reflex di prima
fascia da 900-1.000 euro, che hanno ormai occupato lo spazio dei modelli a obiettivo
fisso, invece entrano in gioco altri fattori, come la maggiore autonomia delle
batterie o la velocità di scatto e di messa a fuoco, tali da giustificare handicap
come l’ingombro o il cambio dell’obiettivo a seconda delle necessità.

La possibilità di ottenere con la fotocamera digitale anche brevi sequenze di
filmato, anche se di scarsa qualità, non spiega invece del tutto il declino
del settore delle videocamere, fermo dal punto di vista dell’innovazione
praticamente ai livelli di 2 o 3 anni fa. Per le camcorder, ormai relegate a
una nicchia, lo spazio sullo scaffale si è ridotto al minimo. In mancanza
di accordi tra i produttori per uno standard comune sui formati digitali con
nuovi supporti (DvdCam, Microdrive e memorie allo stato solido che registrano
in formato Mpeg-2), il sistema minicassetta (Mini Dv) resta ancora il più usato.

Il target degli acquirenti
di fotocamere e videocamere digitali
 

MODAIOLI

Sono tutti coloro, in massima parte giovani, che comprano una fotocamera
soprattutto perché l’estetica e le dimensioni ne fanno un
oggetto di status, dall’ottimo design, piacevole da usare ma soprattutto
da mostrare agli amici fino alla prossima novità .

 

FAMILIARI

La grande massa che, in viaggio o tra le mura domestiche, ama fermare
il tempo divertendosi a immortalare in foto e filmati dei dettagli, oggetti
o affetti che vanno ad arricchire un album di famiglia virtuale da cui
scegliere lo scatto degno di essere stampato.

 

AMATORI

Chi considera la fotografia come forma d’arte è consapevole
dei molti livelli per poterla praticare. In tasca, per le istantanee di
tutti i giorni, non potrà mancare una compatta di qualità
, ma per lo scatto d’autore sarà d’obbligo la velocità
di una reflex professionale molto più ingombrante.

 
 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome