Unilever: al via il progetto Knorr Partnership Fund

di Laura Seguso

Raddoppiare il fatturato e, contestualmente, ridurre drasticamente l'impatto ambientale d'impresa e accelerare l'impatto sociale propositivo. È scritto nella mission di Unilever: con una progressiva e rapida implementazione, colta per esempio dal primo posto nella classifica di sostenibilità Oxfam aggiornata al 31 marzo 2015. È in fase di consolidamento l’iniziativa Knorr Partnership Fund, attraverso la quale Unilever finanzierà con un milione di euro l’anno gli agricoltori che si ispirano alle linee guida dello Unilever’s Sustainable Agricolture Code, uno strumento messo a punto dalla multinazionale per suggerire pratiche agricole sostenibili.

  • Gli agricoltori italiani sono sensibili all’argomento e particolarmente vivace si è dimostrato il CIO, Consorzio Interregionale Ortofrutticoli, un’associazione di oltre 700 agricoltori che coltivano annualmente nel Nord Italia 12mila ettari di pomodoro, fornitore di materie prime per i prodotti a marchio Knorr.
  • CIO ha avuto accesso ad un finanziamento a fondo perduto di Unilever per promuovere sistemi di agricoltura di precisione presso i propri soci. L’uso di sonde, satelliti, droni, sensori applicati alle macchine operatrici e tecnologie GPS consentono di individuare i diversi gradi di fertilità presenti nel terreno e indicano le quantità precise di acqua e nutrienti da distribuire nelle diverse aree coltivate, arrivando a risparmiarne fino al 25% per ogni chilogrammo di pomodoro prodotto.

“Unilever è impegnata a ridurre l’impatto sociale ed ambientale sull’intero ciclo di vita di ogni nostro prodotto, questo perché è il consumatore a chiederlo” afferma Angelo Trocchia, presidente e AD di Unilever Italia. Il pomodoro è una delle 13 principali verdure ed erbe impiegate per la preparazione dei prodotti a marchio Knorr e Il CIO è parte delle 45 realtà in tutto il mondo elette da Unilever attraverso il Knorr Landmark Farm. Oggi il 90% delle verdure proviene da agricoltura sostenibile, l’obiettivo è raggiungere il 100% di approvvigionamento sostenibile agricolo entro il 2020.

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