I vini lombardi possono puntare alla gamma medio–alta di mercato

Un articolo sempre più apprezzato e riconosciuto per il suo valore e dal posizionamento medio-alto, consente di avere le necessarie marginalità che permettono gli investimenti

Ha aperto i battenti la 53° edizione di Vinitaly e tra i padiglioni più visitati spicca quello della Lombardia; a rappresentare il mondo vitivinicolo regionale sono presenti a Verona oltre 200 espositori, una tra le prime collettive per numero di realtà presenti. Lo spazio a disposizione di aziende e consorzi è complessivamente di 8.500 metri quadrati, di cui circa 4.000 allestiti, ed è finanziato e realizzato in Accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia.

In occasione della cerimonia inaugurale l’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi ha rimarcato come “Regione Lombardia produce il 90% dei vini con denominazione di qualità”. E ancora: “i produttori lombardi sono da sempre impegnati a produrre un prodotto che abbia al centro la distintività, ma è bene insistere su questa via per ottenere così un articolo sempre più apprezzato e riconosciuto per il suo valore. Ne viene la necessità di investire sulla qualità che è anche e soprattutto sostenibilità, come anche sulla produzione biologica sempre più ricercata dai consumatori. Dobbiamo e possiamo puntare a posizionare i vini lombardi su una gamma medio – alta di mercato per avere le necessarie marginalità che permettono gli investimenti”.

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