Soundscaping: come la musica influisce sull’esperienza d’acquisto

Dal ritmo alla scelta dell’impianto audio, alle giuste licenze: alcuni consigli per incrementare le vendite grazie al supporto sonoro adeguato

Così come l’allestimento e il design, la musica è un elemento rilevante dell'esperienza cliente in store, influenzando in negativo o in positivo un acquisto. Non a caso il soundscaping, ovvero l’arredamento sonoro, trova ampio utilizzo all'interno delle strategie di marketing sensoriale.
Secondo i dati diffusi dal music service provider Rehegoo, il 96% dei brand che utilizzano una musica che si adatta alla propria identità hanno più probabilità di essere ricordati: “La musica di sottofondo -spiega Marco Rinaldo, founder di Rehegoo- può portare a un incremento delle vendite del 41%...aiuta a migliorare l’esperienza della clientela e a fidelizzarla, aumenta il suo tempo di permanenza e di conseguenza consente di convertire in maniera più efficace le vendite.”
Nel settore grocery & retail, per esempio, la riproduzione di musica viene notata dall’84,5% dei consumatori, e il 40,8% di loro afferma di prolungare la permanenza nello spazio quando la musica riprodotta rispecchia i loro gusti.

Come scegliere la musica giusta per ogni attività? Secondo Rehegoo, sono 4 gli aspetti da considerare:
1) Il ritmo di un brano può avere un grande impatto sulle emozioni: un ritmo più incalzante, per esempio, infonde energia e tende a far sentire la clientela più partecipe. L’esposizione a ritmi elevati, come quelli presenti nella musica pop e R&B, aumenta i livelli di dopamina, alleggerendo così idealmente le giornate impegnative dei clienti, e rendendo l'esperienza d’acquisto più piacevole.
2) Non tutte le ore della giornata sono uguali: proporre una selezione musicale che si adatti ai momenti di massima affluenza o a particolari eventi può essere un’aggiunta efficace al business.
3) Essere in possesso delle giuste licenze: i servizi streaming, per esempio, sono esclusivamente per uso personale, lo stesso vale per i cd e i file digitali (Mp3-Wav), anche a pagamento. Occorre quindi attrezzarsi per avere la licenza giusta per il proprio esercizio commerciale, o affidarsi a società terze che se ne possano occupare. La questione è centrale, nonché di strettissima attualità, anche nel canale online. Come noto, per esempio, a seguito del mancato accordo di licenza fra Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori) e Meta (azienda statunitense che gestisce i social network facebook e instagram), di recente molti post sono stati pubblicati sui social media di Meta senza audio, creando problemi non solo agli utenti privati ma, verosimilmente, anche ai brand, qualora abbiano investito nella pubblicazione di post sponsorizzati.
4) Avere un buon impianto audio: un impianto audio di qualità migliora l'atmosfera, portando i consumatori a prolungare la permanenza e aumentando anche la loro spesa media. Il tempo di reazione uditivo, infatti, è più breve rispetto a quello visivo.

Rehegoo è impegnato a fornire alle aziende la musica più adatta alle proprie attività, grazie ad ampie librerie di playlist. Il servizio di consulenza musicale di Rehegoo comprende attività di ricerca e sviluppo interne, con un team di esperti del settore in grado di rispondere alle diverse richieste e creare playlist specifiche, che possono essere adattate ai criteri di un marchio, con una rete globale di distribuzione e installazione di con assistenza clienti 24/7.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome