Artsana guarda a nuovi mercati, non (ancora) alla quotazione

di Elena Giordano

Tutto è iniziato due anni fa, quando la famiglia comasca Catelli ha scelto un manager esterno per dare nuova solidità all’azienda, dopo la crisi economica globale che ha colpito i mercati a partire dal 2009.

Cosa è successo, in questo tempo? L’azienda, che ha la proprietà di marchi quali Chicco, Prenatal, Lycia Pic e Control, è stata oggetto di una riorganizzazione societaria, che ha visto la creazione di una holding, l’Artsana Group. È stata sucessivamente venduta, nel 2012, la divisione Serenity: questo ha permesso un ridimensionamento dei debiti e ha portato l’Ebitda a 96,2 milioni di euro. Oggi Artsana è pronta a guardare avanti: come si accennava, puntando fortemente sull’estero (che genera già un fatturato di 600 milioni di euro), il che significa rafforzamento negli Stati Uniti e ingresso in altre realtà quali l’Asia. L’azienda è anche pronta a nuove acquisizioni, specie nell’area del Baby Care, che rappresenta l’80% del fatturato (il resto è di pertinenza dell’area Health&Beauty). Non sembrano in previsione però vendite di asset, nè possibili quotazioni in borsa, nonostante le indiscrezioni di stampa.

 

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