Attività immobiliari, in Italia la più alta percentuale sul Pil

Da sin. Mario Breglia (presidente Scenari Immobiliari), e Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari
Il nostro paese si conferma la nazione dove le attività immobiliari registrano l'incidenza più elevata nello scenario economico nazionale, con l’11,9% del Pil

Nella filiera dei servizi all’immobiliare (dalla progettazione alla vendita) lavorano (2019) più di mezzo milione di addetti tra diretti e indiretti: in cinque anni un incremento del 15,8%, ai primi posti in Europa. Secondo il Quinto rapporto sulla filiera dei servizi immobiliari in Europa e in Italia realizzato da Scenari Immobiliari con la collaborazione delle principali società di servizi italiane (Abaco Team, Agire Gruppo Ipi, Bnp Paribas Real Estate, Cdp, Coima, Cushman & Wakefield, Generali Real Estate, Gva Redilco, Revalo, Rina Prime Value Services, Sidief, Yard), l’Italia si conferma (Tab. 1) anche la nazione dove le attività immobiliari registrano la quota più elevata nello scenario economico nazionale, con l’11,9% del Pil, a cui si affiancano sviluppo immobiliare (2,9%), e costruzioni (4,2%), per un totale del comparto pari al 19% del Pil, incidenza superiore alla media europea (18,3%).

Dopo l’Italia troviamo il Regno Unito (18,8%), seguito da Francia (18,6%), Spagna (18,5%) e, più distaccata, la Germania (16,6%).

TAB.1 Peso delle attività immobiliari in 5 principali economie dell’Ue

(valori in % su Pil 2018)

Costruzioni Sviluppo immobiliare Attività immobiliari Totale
Francia 5,0 2,6 11,0 18,6
Germania 4,8 2,4 9,4 16,6
Italia 4,2 2,9 11,9 19,9
Regno unito 5,5 2,6 10,7 18,8
Spagna 5,9 2,2 10,4 18,5
Media Ue5 5,1 2,5 10,7 18,3

Fonte: elaborazione Scenari Immobiliari su dati Eurostat, Oecd e banche dati nazionali

"Il settore immobiliare insieme a quello delle costruzioni continua a ricoprire un ruolo di rilievo nei sistemi economici dei principali Paesi europei, con un valore aggiunto che rappresenta una quota compresa tra 18 e 19% del totale  -commenta Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari-. Il mondo dei servizi immobiliari sta vivendo una profonda trasformazione, trascinata da una nuova domanda di servizi innovativi legati alle diverse esigenze degli operatori. La connessione tra mondo immobiliare e servizi digitali è sempre più stretta, con le nuove tecnologie informatiche che vedono crescere il loro ruolo nella gestione degli edifici, coinvolgendo tutti i settori, dal residenziale al terziario, dal commercio al turismo".

Fatturato e produttività: Italia e Spagna in posizioni arretrate

Il fatturato delle attività dei servizi immobiliari (Tab. 2) nei cinque Paesi europei considerati è stimato in circa 380 miliardi di euro, con la Germania che si conferma il mercato più importante. Italia e Spagna restano i due mercati con dimensioni inferiori, anche se in crescita, mentre la Francia rimane in una posizione intermedia, seppur con un fatturato in contrazione. Anche il dato del fatturato medio per occupato vede Italia e Spagna in posizione arretrata, con valori fra 130.000 e 135.000 euro, ma anche in questo caso in leggera ripresa. I mercati più produttivi si confermano quello tedesco, con 270.000 euro per addetto, e francese, con 252.000 euro.

TAB.2 Fatturato dei servizi immobiliari nei principali mercati Ue: 2018

Fatturato (milioni di euro) Fatturato pro capite (migliaia di euro per addetto diretto)
Francia 77.600 252
Germania 135.800 270
Italia 41.000 134
Regno unito 95.000 173
Spagna 31.000 132
Totale 380.400 200

Fonte: elaborazione Scenari Immobiliari, su dati Eurostat, Oecd e banche dati nazionali

Il settore costruzioni resta rilevante sotto il profilo occupazionale, con oltre 2 milioni di imprese edili nei cinque Paesi europei considerati e quasi 8 milioni di persone occupate, pari al 5,7% della forza lavoro complessiva. La dimensione media delle imprese nei cinque Paesi analizzati è pari a 3,9 occupati, con dimensioni maggiori delle imprese in Germania (6,8) e Regno Unito (4,6), e imprese più piccole in Italia (2,6 addetti) e Spagna (3,1).

A fronte di numeri inferiori per quanto riguarda le imprese e soprattutto il numero degli addetti, il settore dei servizi immobiliari mostra un valore aggiunto e una produttività superiori rispetto al mondo delle costruzioni. Nei cinque Paesi considerati si contano 905.000 imprese, per un totale di 1,9 milioni di addetti diretti, l’1,4% della forza lavoro totale. Fra addetti diretti e indiretti, l'indotto è stimato in 770.000 unità.

"I cambiamenti che sta vivendo il settore immobiliare sono sempre più rapidi e profondi e derivano principalmente dall’impatto che le nuove tecnologie stanno avendo sulle diverse fasi del ciclo di vita degli immobili -aggiunge Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari-. L’innovazione digitale sta modificando il modo in cui gli edifici si progettano, si costruiscono, si utilizzano e si gestiscono, e di conseguenza tutti gli ambiti che compongono i servizi immobiliari devono adattarsi a questo nuovo ambiente. In questa fase storica tutti i settori immobiliari stanno vivendo profonde trasformazioni, dagli uffici al retail, fino al residenziale in tutte le sue forme più attuali, dalle abitazioni sul libero mercato all'edilizia sociale (social housing), al co-living (spazi dove le persone lavorano e dormono, in una struttura dove organizzano eventi, workshop e altre attività, ndr), e al co-housing (tipologia abitativa che prevede un complesso di abitazioni private che condividono spazi comuni tra i quali: lavanderia, cucine, sale giochi per i bambini, palestra, ndr) fino agli studentati e alle formule residenziali per la terza età (senior housing)".

Il Rapporto è stato presentato da Mario Breglia (Scenari Immobiliari), con interventi di Lamberto Agostini (Cushman&Wakefield), Giuseppe Amitrano (Gva Redilco), Marina Concilio (Agire Gruppo Ipi), Stephen Coticoni (Bnp Paribas Real Estate), Ugo Giordano (Rina Prime Value Services), Carola Giuseppetti (Sidief), Benedetto Giustiniani (Generali Real Estate), Micaela Musso (Abaco team), Alessandro Pasquarelli (Yard), David Vichi (Revalo), Paola Visani (Coima). I lavori sono stati moderati da Francesca Zirnstein (Scenari Immobiliari).

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome