Aumento di capitale da 6 milioni per Supernova Hub, incubatore di Italmondo

Un ulteriore sostegno alle startup interne e un supporto concreto a nuove startup  sono i due scopi principali dell’aumento di capitale di Supernova Hub, l’incubatore creato da Federico Pozzi Chiesa, a.d. di Italmondo SpA, da 65 anni tra i leader del settore dei servizi logistici italiani e internazionali.

Supernova Hub ha investito negli ultimi tre anni 10 milioni di euro in 12 startup - tra cui Supernova Factory, Sendabox, IoRitiro, Termostore, Zoro.ai, BorsadelCredito.it – e la nuova operazione si inserisce all’interno della più ampia strategia di crescita dell’incubatore, a supporto di nuove realtà operanti nei settori dell’e-commerce e della smart logistics.

In tre anni il Gruppo ITLM ha concesso in utilizzo a Supernova Hub asset immobiliari per 15.000 metri quadrati, di cui 1.600 già ristrutturati e oggi sede dello spazio di coworking per le startup dell’incubatore. Il progetto di Pozzi Chiesa prevede nei prossimi anni la ristrutturazione dell’intero building, in particolare dei 7.000 mq coperti, nell’ottica di ampliare il bacino di startup incubate e di creare uno spazio di coworking aperto anche a società esterne.

“Gli incubatori tradizionali presentano un progetto e raccolgono capitali da terzi: noi facciamo il contrario, – spiega Federico Pozzi Chiesa – partendo da idee di business spesso nate internamente, affianchiamo l’analisi e la verifica delle basi di mercato in cui sia possibile innovare i modelli di business e le finanziamo direttamente con capitali propri. La discriminante per attivarci è che la nostra idea di startup sia almeno uno dei first mover del settore e che abbia un mercato potenziale abbastanza grande per poter “scalare”. Abbiamo puntato inoltre su settori in ritardo nel percorso di digitalizzazione, selezionando le idee con la maggior potenzialità di successo. Ci siamo testati da soli e abbiamo portato avanti il nostro modello senza restrizioni di alcun tipo. Abbiamo operato in una maniera ibrida che probabilmente il mercato non ci avrebbe permesso al giorno uno. Oggi siamo pronti anche ad aprirci a partner esterni e possiamo farlo con alle spalle un track record di tutto rispetto.”

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