Cbre delinea le tendenze degli investimenti immobiliari 2020

L'immobile uso uffici in via Fara a Milano
Secondo la ricerca Investor Intentions di Cbre, nelle mire degli investimenti 2020 spiccano Hotel, Uffici e Logistica. Milano si conferma la città più attraente

Secondo la ricerca di Cbre (Investor Intentions), chi vuole investire o già investe nel mattone italiano (di seguito definiti "gli investitori"), trova nella disponibilità dei beni (25%), nei loro prezzi (18%) e nella bassa trasparenza di mercato (11%) i principali limiti che tengono stretto il portafoglio in tasca.

Le asset class più interessanti del 2020 saranno gli Hotel (il 17% degli investitori si dice interessato, dopo l’anno record 2019 in cui il settore ha raccolto 3,3 miliardi di euro di investimenti, triplicando il volume medio degli ultimi anni); gli uffici (con il 16%), la logistica (indicata dal 15% degli intervistati come settore più attraente) e le residenze per studenti (Student Housing) che raccolgono il 14% dell’interesse. Il 9% degli intervistati ha mostrato interesse verso i Non Performing Loans.

L’83% degli intervistati trova interessante il comparto residenziale in Italia, settore che, per il 63%, acquisirà in Italia la stessa importanza che ha nei mercati principali d’Europa. Gli ostacoli principali allo sviluppo di questo comparto sono l’eccessiva frammentazione della proprietà (per il 24% degli intervistati), la mancanza di una politica pubblica a supporto (12%) e l’assenza di società di asset management specializzate nel campo (11%).

Le residenze per studenti si confermano comunque l’opportunità di investimento residenziale più ambita (27%), seguita da Multi-family (23%), Senior Housing (23%) e segmento luxury (20%). Per il 77% degli investitori intervistati, lo Student Housing ha il potenziale per diventare in Italia un’asset class importante quanto negli altri mercati europei.

Milano la città più ambita per gli investimenti

Milano si conferma la città più ambita dagli investitori: il 40% la indica come la più attraente per gli investimenti nel 2020, seguita da Roma (25%) e Firenze (12%). Riscuotono interesse anche le città di Bologna, Torino e Venezia.

La tipologia di asset a cui gli investitori mirano maggiormente è quella value-add (31% degli intervistati), mentre gli asset core e core plus registrano percentuali di interesse più basse (rispettivamente 21% e 18%).

Il 77% degli intervistati è interessato a opportunità di sviluppo, soprattutto nei settori logistica (22%), Multi-family (17%) e uffici (16%). Anche riguardo alle opportunità di sviluppo, la ricerca degli investitori ha un focus privilegiato su Milano, con il 71% di preferenze, contro il 10% di Roma e il 20% degli altri mercati regionali in Italia.

Per quanto riguarda il livello di attività, gli investitori credono a una sostanziale stabilità rispetto all’anno appena trascorso (quasi il 40% si aspetta un’attività in linea con il 2019) o a volumi di investimento leggermente superiori. Sono in pochissimi a ritenere vi sarà un calo.

Rendimenti (yields) in aumento nel retail 

Le aspettative sugli yields degli asset prime da parte degli investitori variano in rapporto alle tipologie di beni immobili (asset class): la maggior parte degli investitori si aspetta, infatti, stabilità per uffici (57%), logistica (33%) e hotel (39%). Diversa la situazione nel comparto Retail: gli investitori si attendono yields in lieve aumento per centri commerciali (29%) e retail park (28%), e stabili, invece, per Factory outlet centre (34%) e High street (54%).

Interessante è il tema della sostenibilità: per il 45% degli intervistati ci sono criteri più importanti nella selezione di un asset, ma la sostenibilità deve comunque essere tenuta in conto. Per il 31% la sostenibilità è invece uno dei fattori principali da considerare nella scelta di acquistare un determinato immobile.

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