Positivo il sentiment dei direttori dei centri commerciali (92%) riguardo la stagione estiva, cauto ottimismo per le performance del 2° trimestre: il 69% del campione si attende un aumento del fatturato

Adcc ha presentato l'Osservatorio Direttori curato da Urbistat con interviste su 65 direttori di centri commerciali, interpellati con cadenza trimestrale. Nel primo trimestre 2021 rispetto al trimestre 2020, il 70% del campione ha registrato un incremento del fatturato del 68%, un dato più che soddisfacente se pensiamo che i primi tre mesi del 2021 sono stati fra i più disastrosi per l'industria dei centri commerciali. Per il 22% dei direttori il fatturato è sceso del 24%, il 14% non registra variazioni di rilievo.

Sentiment positivo (salvo manine dell'ultim'ora)

Positivo il sentiment sulla stagione estiva per il 92% del campione, cauto ottimismo per le performance del prossimo trimestre (il 2°, aprile-giugno) rispetto al quale il 68% del campione si attende un aumento del footfall, e il 69% un incremento del fatturato.

Dobbiamo dire che il convegno di cui stiamo scrivendo si è tenuto il giorno stesso (21 aprile) in cui uscivano su tutti i giornali articoli che annunciavano la riapertura imminente (dal 15 maggio) dei centri commerciali anche nei fine settimana e pre-festivi. Grande notizia per il mondo degli shopping centre, dopo mesi di chiusure forzate. Poi questa mattina un post di Marco De Vincenzi, Cfo di Klépierre Italia, arriva sulla comunità dei centri commerciali come una doccia fredda in pieno dicembre alle 6 di mattina appena svegli di un lunedì piovoso o nevoso: nottetempo una manina dispettosa ha modificato la bozza del decreto rimettendo i centri commerciali nel limbo di "color che son sospesi".

Solo adesso capisco perché Né Roberto ZoiaStefano Pessina avevano commentato la notizia -molto positiva- della riapertura nei week end, pubblicata sui giornali proprio la mattina del convegno Adcc. Molto saggi e prudenti: forse pensavano "è troppo bello per essere vero".

Il futuro dei centri commerciali: più sociale, meno spettacolare

Per quanto riguarda i temi caldi del momento, come quello degli hub vaccinali nei centri commerciali, il 70% li giudica positivamente e il 30%, pur non dando un giudizio negativo, ne evidenzia le criticità in termini di costi. Mauro Tatulli, direttore del centro commerciale Porte dello Jonio, a Taranto, ha ricordato il successo dell'iniziativa tenutasi nel week end 17-18 aprile. "Nelle postazioni normali si fanno in media 6 vaccinazioni all'ora, noi siamo riusciti a farne 18 all'ora con i pazienti direttamente in auto nel parcheggio multipiano".

"Nel futuro i centri commerciali dovranno diminuire l'eventistica e puntare di più sul digitale" ha ricordato Roberto Zoia, presidente di Cncc, in apertura del convegno Adcc. Quindi, meno concerti, musica, spettacoli, meno folla, più digitale, più iniziative di natura e utilità sociale verso e con il territorio.

Stefano Pessina, presidente di Adcc, ha ricordato che il Covid19 è stato il più potente acceleratore di problemi e situazioni già latenti prima, in generale, e per i centri commerciali in particolare, ma anche un'opportunità per ragionare su nuove soluzioni e prospettive.

 

 

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