Dal mondo food gli italiani vogliono più opzioni salutari e più informazioni

Foto di ElasticComputeFarm da Pixabay
Si taglia sul non-essenziale, ma alimentari e bevande tengono, a patto che soddisfino nuovi requisiti, in primis di benessere e responsabilità. I dati Toluna

Fiducia e soddisfazione rispetto alla propria vita in Italia sono al livello più basso in Europa. Secondo i dati presentati da Toluna, già oggi il 37% degli italiani attinge regolarmente ai propri risparmi per i pagamenti quotidiani e solo il 15% degli italiani è ottimista rispetto alla spesa di denaro nei prossimi mesi, una percentuale sempre sotto media europea. Il 27% si aspetta, in particolare, che la propria situazione finanziaria cambierà in peggio e solo il 17% prevede miglioramenti. Non solo.
Un quadro tutt'altro che roseo che ovviamente comprende, come ormai noto, un approccio sartoriale all'utilizzo del budget familiare, con taglio drastico di tutto il non essenziale. Si rinuncia a ciò che è percepito come lusso o extra, al mangiare fuori casa od ordinare cibo da asporto, a vacanze, abbigliamento e intrattenimento. Semaforo verde, invece, per generi alimentari e bevande d'uso quotidiano, che insieme ai prodotti sanitari (esempio: le vitamine), restano il tesoretto più "intoccabile".

La strenua difesa della spesa ordinaria per i brand del food and beverage, però, non è la buona notizia nella quale crogiolarsi passivamente. A marche e prodotti si è infatti meno legati di un tempo e nei loro confronti si hanno nuove aspettative, che ruotano in particolare attorno all'area del benessere e della responsabilità sociale e ambientale. Il 40% degli italiani, infatti, trova che il costo della vita stia impattando sulla sua salute e sul suo benessere, tema che è al contempo oggetto di sempre maggior attenzione, dal mangiar sano al fare esercizio, dal bere bevande senza alcool allo smettere di fumare. Ne deriva che dai brand dell'alimentare gli italiani si aspettino una "migliore gamma di prodotti salutari" nel 79% dei casi, ma anche informazioni di maggiore qualità rispetto alle implicazioni sulla salute (80%). Una richiesta che coinvolge direttamente anche le scelte dei retailer, dato che sempre l'80% vorrebbe che ci fosse una maggiore disponibilità di cibi e bevande salutari quando fa la spesa.
Un quadro generale che, come anticipato, non vede tuttavia i consumatori più disattenti all’impatto sociale e ambientale dei brand, che si ritiene debbano essere sempre più responsabili e con saldi valori. Lo conferma quel 63% di italiani che ha già smesso di utilizzare un brand perché non rispettava tali parametri e aveva un impatto negativo.

L'esempio concreto. Un piccolo caso di grande prodotto che sposa tutte le caratteristiche sopra, e merita sicuramente l'attenzione della gdo italiana, è quello di Small Giants, nata come start-up innovativa nel 2020 e oggi pmi da noi conosciuta nel corso dell'Ecommerce Food Conference 2024. Parliamo di un'interessante gamma di prodotti con farina di insetto che, oltre ad essere salutare per le persone e sostenibile per il pianeta, si propone con un'immagine trendy utile a superare eventuali barriere culturali sul tema. Lo stesso vale per il gusto, assolutamente in linea con quello italiano (noi abbiamo assaggiato i cracker con farina di grillo, dove a predominare era il pomodoro).

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