Emergenza competenze lavorative: 8 aziende su 10 non trovano candidati

Il problema è europeo ed anche dovuto alla mancanza di aggiornamento delle risorse umane. Uno studio di Icotea

È un dato di fatto: le aziende hanno grandi difficoltà ad assumere candidati con le competenze adeguate. Ed è uno scoglio che coinvolge il 77% delle imprese del vecchio continente secondo uno studio della Commissione Europea. Quest'ultima ha dichiarato il 2023 "Anno Europeo delle Competenze" per promuovere la tendenza alla riqualificazione professionale e all'aggiornamento delle conoscenze, soprattutto per le Pmi. La Commissione mira a incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, stabilendo l’obiettivo del 60% degli adulti che dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione. Le tematiche principali affrontate includeranno la trasformazione digitale e la transizione ambientale, con le competenze più richieste che comprendono l'analisi dei dati, lo sviluppo software e i linguaggi di programmazione.

Intelligenza emotiva e formazione continua

Uno studio condotto da Skills Builder Partnership in collaborazione con CIPD, KPMG e Edge Foundation evidenzia che le competenze trasversali come l'intelligenza emotiva hanno un forte impatto sul successo lavorativo e sulla soddisfazione dei dipendenti. E i danni economici derivanti da questa lacuna sono computabili. Per esempio, la mancanza di opportunità di sviluppo di queste competenze sta costando 22,2 miliardi di sterline all'anno nel Regno Unito secondo la ricerca in questione. Oggi il tema dell'intelligenza emotiva è oggi ritenuto importante. Ma cosa si intende con questa caratteristica? In breve l'intelligenza emotiva è la capacità si identifica con la capacità di una persona di riconoscere, identificare e classificare in modo corretto le proprie emozioni e quelle degli altri per raggiungere un dato obiettivo. Questa caratteristica, secondo gli esperti, deve essere accostata a un percorso sempre attivo di formazione continua. E su questo versante, a livello europeo, la situazione non è omogenea. Secondo l'ultimo rapporto Eurostat, la percentuale di europei occupati e in formazione è del 19,6% tra i giovani di età compresa tra 20 e 24 anni, e diminuisce con l'avanzare dell'età, arrivando al 14,9% tra quelli di età compresa tra 25 e 29 anni e al 10,8% tra quelli di età compresa tra 30 e 34 anni. La Svezia, la Finlandia e l'Olanda sono i paesi più attivi nella riqualificazione dei propri lavoratori, come rilevato dai dati Inapp - Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche del 2022. L'Italia si posiziona al 15° posto con una percentuale del 9,9% della popolazione tra i 25 e i 64 anni che partecipa costantemente a corsi di formazione e di qualificazione professionale.

Le competenze ricercate

Circa le competenze ricercate, è stato recentemente diramato uno studio di Icotea, istituto universitario da anni è attivo a Milano e Roma con esperienza di somministrazione dell'offerta formativa in sede e in modalità blended (formazione mista live e online). Di seguito la classifica delle 10 competenze più ricercate secondo lo studio Icotea.

  1. Leadership e Management.
  2. Comunicazione.
  3. Analisi dei dati.
  4. Accounting e Gestione delle relazioni con i clienti (CRM)
  5. Creazione di contenuti
  6. Inglese: secondo una ricerca di Truenumbers solo il 19,7% degli italiani parla fluentemente l’inglese. Una competenza che permette la mobilità internazionale e la crescita professionale. Man mano che le aziende s’internazionalizzano tendono ad assumere più anglofoni o ad investire nella formazione linguistica dei propri dipendenti.
  7. Sviluppo software soprattutto in Python, Java e JavaScript
  8. Transizione verde: figure professionali in grado di mettere in sicurezza le infrastrutture anche in un’ottica di abbattimento delle emissioni.
  9. Gestione del personale
  10. Predisposizione all’apprendimento permanente

Secondo Rosario Gianna, docente di Risorse Umane per Icotea "I corsi d’apprendimento live e online possono avere un impatto significativo nell’aggiornamento delle competenze, perché offrono una vasta gamma di opzioni flessibili, personalizzabili secondo gli interessi specifici di ogni individuo e accessibili in qualsiasi luogo e momento. Il concetto di apprendimento permanente, come approccio per rimanere al passo con i veloci cambiamenti del mondo del lavoro, è sempre più impattante nel contesto odierno".

Tommaso Barone founder Icotea

Per Tommaso Barone, fondatore dell'istituto universitario Icotea “Ai professionisti di oggi vengono richieste tante competenze, ed è molto difficile acquisirle tutte durante un solo corso di studi. La modalità live e online può rispondere a questa sfida diventando l’istruzione del domani”."

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