Focus su International Franchising Association

L'IFA è l'organizzazione più antica ed è la più grande del mondo del franchising che ha da poco festeggiato il 50 anni di eccellenza e conta relazioni con il mondo dell'istruzione, della consulenza, con il governo e con i media

Al centro di un fitto sistema di relazioni, l'Ifa produce programmi educativi per valorizzare e promuovere il franchising. Nell'interpretazione dell'associazione il Franchising è costruire imprese locali caratterizzati da un” buon business”. I numeri testimoniano l'importanza dell'associazione: oltre 825.000 strutture in franchising, quasi 18 milioni di posti di lavoro, 2.100 miliardi dollari di produzione economica per l'economia degli Stati Uniti.
Le aziende associate all'IFA sono appartenenti ad oltre 300 categorie diverse inclusi singole franchisee ed aziende di consulenza che supportano lo sviluppo partendo dagli aspetti legali fino a quelli di marketin. MARK UP ne ha parlato con Paul Rocchio Director, Development & Member Services at International Franchise Association.

Perché i Franchisor Americani non vanno all'estero?
Sebbene vi siano molti vantaggi per i franchisor Usa “ to franchise internationally” ci sono ancora differenze che scoraggiano i nostri franchisor ad aprirsi ai mercati esteri. Le differenze giuridiche, finanziarie e politiche di ogni paese rappresentano ostacoli per le imprese americane ad internazionalizzarsi, la Formazione e lo sviluppo in questi nuovi mercati impongono alle società ulteriori risorse finanziarie per essere presenti. Ci sono paesi che hanno leggi specifiche in vigore (l'Italia ha emanato una legge franchising nel 2004 ed attuata nel 2005) e violare queste leggi significa avere ripercussioni sul franchisor americano. Ci sono difficoltà che l'investitore straniero deve superare nel cercare di fondersi con imprese europee, dato l'atteggiamento di protezione da parte delle autorità nazionali o locali. Alcune attività di business come il bancario, il finanziario e/o quello dei trasporti necessitano di ulteriori licenze speciali da parte degli organismi competenti. I franchisor Usa possono avere nuove richieste negoziali durante la trattativa a livello internazionale e potrebbero essere costretti a fare delle concessioni contrattuali che normalmente non fanno nel mercato domestico, ma le aziende che vogliono espandersi ed avere una crescita più veloce, più ampi ed importanti mercati e il riconoscimento del marchio sono tutte attività derivanti dal successo all'estero.

Come vengono aiutati per il mercato estero?
L''IFA ha numerose risorse per aiutare le aziende interessate ad esplorare il mercato estero. Società di consulenti e avvocati specifici per il paese di interesse aiutano i franchisor ad evitare, in anticipo, molti degli ostacoli. Le aziende sono integrate nelle manifestazioni ed in particolare nella “convention” annuale consentendo loro di partecipare a sessioni mirate orientate solo verso il franchising internazionale, offrendo l'opportunità di incontrare i giusti partner per imparare le best practice franchising nelle aree estere. L'IFA ha anche un Comitato internazionale che permette alle aziende di interagire direttamente con gli altri membri che sono in franchising all'estero al fine di fare networking scambiando conoscenze ed idee che siano determinanti nel processo di sviluppo. Curare e mantenere i rapporti personali sono la parte più vitale nel business all'estero. La mancanza di comprensione della cultura d'impresa locale come lo stesso contesto normativo può essere pericoloso per raggiungere il giusto successo nel nuovo mercato.
L'IFA può aiutare le aziende a creare link con i giusti distributori o business partner per accedere ai mercati esteri.

Che ne sai di Italia, Europa e il franchising italiano?
L'Italia ha un'economia diversificata, ben divisa tra il nord, più fortemente sviluppato e meno sviluppato al sud. Anche se le imprese degli Stati Uniti godono di buone opportunità nei settori in cui c'è “ domanda”, l'economia è dominata da piccole imprese a conduzione familiare. I franchisor a stelle e strisce affrontano una forte concorrenza con aziende locali, in tutti i segmenti di mercato con la regolamentazione locale ed il territorio che in Italia sono più complesse di altre economie. Tuttavia, il continuo cambiamento demografico Italiano e degli stili di vita lasciano il posto a molteplici opportunità per i franchisor USA. I settori migliori includono information, tecnologia e sicurezza, in cui il prodotto americano offre chiari vantaggi. L'Europa continua ad ospitare fiere importanti che attirano i potenziali acquirenti anche dagli Stati Uniti e non solo. Ciò, per esempio , include eventi in informazione, tecnologia, l'assistenza sanitaria, franchising e viaggi.

Cosa suggerisci al franchisor italiano per entrare negli States?
È importante che il Franchisor Italiano interessato agli Stati Uniti faccia una ricerca di mercato preventiva sulla zona che si desidera “to franchise”. Determinare poi se la legislazione è coerente con la propria farà risparmiare tempo e denaro sulla bontà dell'iniziativa. Inoltre si dovrà capire qual è la giusta location per gli skill specifici del franchisor. Quando si apre il franchising in un nuovo mercato è molto importante avere il consulente giusto e avvocati che sappiano spiegare le leggi e le procedure necessarie, l'IFA è in grado di aiutare le aziende ad entrare in contatto con i migliori professionisti migliori. E voglio incoraggiare le aziende italiane ad entrare negli Stati Uniti perché tale nuovo mercato aumenterà la “qualità” del vostro franchising, ma anche le entrate (i guadagni ,ndr…) dandovi l'opportunità di viaggiare (molto, ndr…).

Riferimenti online:
Twitter: @Franchising411
Web: www.franchise.org

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