Fruit Sensation: tra piacere e praticità

MARK UP LAB – Si tratta di una nuova categoria di prodotto che deve ancora costruire una propria espressività. Nel frattempo fa leva sulla brand awareness del marchio (da MARKUP 217)

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Sulla scia dei consumi salutistici che sempre più interessano gli italiani, nasce una nuova categoria, quella degli snack ai dadini di frutta. Per un consumo on the go, casalingo o da ufficio, questi prodotti puntano sul gusto, ma, soprattutto, s'indirizzano a quei consumatori che apprezzano prodotti sani e genuini senza rinunciare al piacere di uno spuntino anche pratico. Agli esperti del tavolo multidisciplinare è stato chiesto di analizzare la gamma Fruit Sensation Melinda prodotta dall'azienda trentina Ad Chini, specializzata nella trasformazione delle mele. Quattro gusti (ciliegie, fragole, mirtilli e pesche gialle) per un prodotto 100% frutta, in quanto tutti gli ingredienti derivano dalla frutta, che si pone sia per grammatura sia per tipologia di consumo a metà tra uno snack e un pacchetto di caramelle.
Brand versus prodotto
È l'unione di Melinda con altri tipi di frutta che rende Fruit Sensation un prodotto dal forte appeal. Grazie alla awareness maturata dal brand delle mele (un sodalizio che ha avuto inizio nel 2004 quando Melinda ha concesso ad Ad Chini di apporre il proprio marchio sulle confezioni dei prodotti), i dadini di frutta fuoriescono a scaffale proponendo la qualità delle materie prime abbinata a un processo di lavorazione e trasformazione innovativo e all'avanguardia. Del resto si tratta di una merceologia nuova che deve costruire una sua espressività e, nel contempo, si appoggia su quella raccontata dal brand. Il bollino posto sulla confezione conferma la volontà a voler richiamare il prodotto mela (in quanto è lo stesso bollino applicato sui frutti) e a voler garantire con il brand il contenuto del pack. Nessun elemento riconduce in una prima lettura al produttore: Ad Chini lascia il passo a Melinda che può essere definito dal consumatore il brand di riferimento del prodotto. Il product name è visibile ed è costruito attorno a un lettering chiaro e pulito che trasmette senza dubbi il contenuto di piacere della frutta. È il nome stesso a dichiararlo sottolineato dall'uso dell'immagine del frutto al posto della lettera “o”. Quest'ultima è l'unica concessione alle immagini. Si è preferito dare spazio al lettering spalmato su un fondo bianco che richiama eleganza ma probabilmente un po' meno il contenuto.

Il packaging
Per proporre il prodotto a scaffale è stata scelta una bustina composta da materiali plastici poliaccoppiati completamente riciclabili. Le dimensioni ridotte inducono a pensare a un utilizzo pratico, da tenere in borsa o nel taschino per un consumo fuoricasa. La busta, però, non presenta nessun sistema di chiusura e questo definisce una fruizione immediata dopo l'apertura. Inoltre la confezione stimola l'effetto crunching riconducendo il momento dell'utilizzo dei dadini di frutta a un consumo da snack tipico dei sacchetti di patatine. Del resto il prodotto è destinato anche a chi ama sgranocchiare, con una differenza: l'aspetto salutistico. Il candore della confezione viene ravvivata dal lettering colorato che rappresenta il solo elemento esplicativo. Nell'insieme riconduce a un prodotto destinato a un pubblico giovane; convinzione confermata anche dal pack che con la sua pulizia e ludicità si rapporta a un target junior allargando il campo d'azione in coerenza con i valori della frutta.
Le informazioni sono esplicitate nel retro della confezione dove fanno nuovamente capolino il product name e il bollino Melinda. Nell'insieme sono complete e giocate sulle dimensioni delle emozioni e dell'equilibrio. L'informazione principale resta, in ogni caso, l'indicazione “100% dadini di frutta”.

Allegati

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