I brand nella top of mind degli italiani: largo consumo meglio della gdo

Soprattutto rispetto all'estero la gdo italiana non ha nomi di forte richiamo. La leve emotiva funziona più del prezzo. I risultati dell'analisi Brand Finance

Quali sono i brand più considerati nella scelta di acquisto/utilizzo da parte degli italiani, o altrimenti detto nella loro top of mind? Prova a rispondere Brand Finance con una ricerca appena presentata e che ha coinvolto un campione rappresentativo di 500 italiani nel mese di ottobre 2023.
Stando ai risultanti, nella mente dei consumatori dominano WhatsApp, Google e Amazon, considerati e utilizzati dal 90% della popolazione italiana. Seguono, in ordine di considerazione Mulino Bianco, Nutella, Ace, Kinder, Tempo, De Cecco e Ferrero Rocher, mediamente considerati dall’80% degli italiani, con un utilizzo dichiarato compreso in un intervallo tra il 90% e il 70% del campione.

Bene tech e largo consumo, male la gdo soprattutto in rapporto all'estero

Tra i 20 marchi più considerati oltre a WhatsApp, Google, Amazon, YouTube e Samsung, tutti gli altri sono brand alimentari, bevande e prodotti per la casa. Situazione molto simile agli Usa, ma diversa da Francia e Germania, dove tra i brand più presenti nella mente dei consumatori c’è molta più eterogeneità. Dalla ventesima posizione, si cominciano a vedere brand di altri settori: Paypal, Nivea, Poste, Rai e altri general retailer: Decathlon, Ikea e Unieuro. Le catene dei supermercati appaiono oltre il 45° brand e sono guidati, in ordine di considerazione di acquisto, da Conad, Lidl, Eurospin e Coop.
Come rileva Massimo Pizzo, senior consultant di Brand Finance, “colpisce la scarsa attrattività delle insegne dei supermercati per consumatori italiani. Diversamente negli altri paesi europei e negli Usa, almeno un supermercato leader risulta avere una considerazione elevata.”
Dalla ricerca è emerso che mediamente c’è una forte correlazione tra la considerazione di acquisto e la passione per il brand. Diversamente, risulta nettamente meno forte la correlazione tra considerazione di acquisto e il rapporto qualità prezzo. L’analisi di Brand Finance, inoltre, evidenza una forte correlazione tra i brand amati e quelli per i quali i consumatori accettano di buon grado un prezzo più elevato.
Tim, Enel, Bancoposta, Enel, UnipolSai ed Eni sono i marchi più considerati nei rispettivi settori. Questi marchi risultano meno amati della media complessiva e poco attraenti per il prezzo, ma la leadership porta i consumatori a tenerli quasi sempre in considerazione nella fase di scelta degli acquisti. Ryanair e Fiat, pur essendo poco amati, sono al top in termini di considerazione nei loro settori, per il rapporto qualità prezzo. Armani, Lancome, Nike e Mulino Bianco – i più considerati nei relativi settori – sono più amati della media complessiva pur non essendo percepiti come particolarmente vantaggiosi dal punto di vista del prezzo. Samsung, Paypal, Poste Italiane – anche loro i più considerati nei rispettivi settori – sono più amati e meglio percepiti in termini di prezzo rispetto alla media complessiva.
Dalle nostre analisi risulta che i consumatori italiani sono maggiormente attratti da brand in grado di emozionarli. La capacità di una marca di attrarre i consumatori per i propri valori e altri fattori sganciati completamente o parzialmente dal prezzo consente a marchi come Samsung, Mulino Bianco e Nike guidare i rispettivi mercati limitando le offerte commerciali, applicando prezzi più elevati, favorendo così la profittabilità", conclude Pizzo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome