Il fondo IDeA Taste of Italy, gestito da DeA Capital Alternative Funds SGR (Gruppo De Agostini), ha acquisito una quota (22,5%) in Casa Vinicola Botter S.p.A., fondata nel 1928 dalla famiglia Botter a Fossalta di Piave, acquisizione funzionale al supporto della strategia di crescita in Italia e all’estero.
Questa nuova operazione nell'agroalimentare si aggiunge a un'altra acquisizione, recentissima, quella del 35% di CDS S.r.l (di seguito Cds), società italiana specializzata nella produzione di chiusure in plastica per bevande: anche qui, l'ingresso nel capitale è finalizzato al sostegno dello sviluppo per linee esterne.
Un'azienda alla terza generazione
Casa Vinicola Botter, fondata nel 1928 da Carlo Botter a Fossalta di Piave, è la settima azienda italiana per fatturato nella produzione di vino. Nel 2017 ha venduto circa 86 milioni di bottiglie per un fatturato di 180 milioni di euro e un Ebitda di 24 milioni di euro. Serve le più importanti catene distributive internazionali con un portafoglio vini che rimanda a diverse regioni e denominazioni italiane, con particolare focus su Prosecco, Pinot Grigio e Primitivo.
Nell’indagine sul settore vinicolo italiano 2017 curata da Mediobanca, si è classificata al primo posto per propensione all’export (97% del fatturato), e per prestazioni economico-patrimoniali.
Annalisa, Alessandro e Luca Botter, esponenti della terza generazione della famiglia, mantengono una quota di controllo della società, continuando a gestire l’azienda, mentre il fondo IDeA Taste of Italy, con la propria partecipazione del 22,5%, supporterà una strategia di acquisizioni mirate in Italia e all'estero. La famiglia Botter vuole imprimere un'accelerazione alla crescita in mercati come Stati Uniti e Cina, con l’obiettivo di raggiungere la quotazione in Borsa nel medio periodo.
Nell'acquisizione della Casa vinicola Botter hanno assistito IDeA Taste of Italy: Pietro Zanoni dello studio legale NCTM ed Emanuela Pettenò di PWC; mentre la famiglia Botter è stata assistita da Francesco Adami (studio legale Palmer) e Giorgio Beltrame dello studio Studium professionisti d'impresa Beltrame e Depieri Associati.
Dal vino ai tappi, per chiudere il cerchio
Altra azienda familiare piccola ma leader di settore (come accade quasi sempre nell'agroalimentare nazionale), la piacentina Cds ha fatturato 41,5 milioni di euro nel 2017 con Ebitda di 8,5 milioni. L'azienda della famiglia Delfanti rifornisce i principali imbottigliatori italiani e internazionali di acqua e bibite. Per rafforzare lo sviluppo in Europa Cds ha completato nel dicembre 2017 l'acquisto del 100% della società concorrente Manufacturas Inplast SA, leader in Spagna, fatturato di 27 milioni di euro e Ebitda di 5,5 milioni nel 2017, in forte crescita nel mercato locale dell’acqua e del latte, e con una quota export del 40%, con prevalenza dei mercati in Europa Occidentale, Nord Africa e Canada.
Con questa acquisizione Cds arriva a un fatturato aggregato di circa 68,5 milioni di Euro, con Ebitda di 14 milioni di Euro, rafforzando la sua struttura logistico-commerciale con 4 stabilimenti produttivi (2 in Italia, 1 in Repubblica Ceca e 1 in Spagna), leadership di mercato in Italia e Spagna, un portafoglio completo per tipologia di prodotti (chiusure standard, ultra-light, sport caps, ecc.) e copertura di settori (acqua, bibite, olio, latte).
Nell'acquisizione Cds, Gianluca Ghersini (studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners), Matteo Contini di KPMG e Andrea Marinoni di Roland Berger hanno assistito IDeA Taste of Italy; mentre Alessandro Marena di Pedersoli Studio Legale, Fernando de las Cuevas Castresana (studio legale Gomez-Acebo & Pombo) e Antonio Gobbi di Gobbi e Associati hanno seguito Cds.
