Il carrello gluten free in Lombardia: 23 euro di differenza fra gdo e farmacia

Se il super è più economico, la farmacia offre un maggior servizio consulenziale. Il negozio specializzato spicca per completezza assortimentale

In Lombardia la spesa dell’erogazione gratuita ai celiaci per la spesa di prodotti gluten free ammonta a oltre 3 milioni di euro e si suddivide fra tre canali distributivi: grande distribuzione, farmacie e negozi specializzati. Notevoli le differenze di prezzo: per uno stesso paniere si spendono 37 euro al supermercato, 56 nel negozio specializzato, e quasi 60 euro in farmacia. A dare segnalazione, è Aic (associazione italiana celiachia) Lombardia.

Il binomio qualità-prezzo nella mente del consumatore celiaco pende verso la qualità, che costituisce il driver principale di acquisto per oltre 4 celiaci lombardi su 10. Grande importanza è riservata anche all’ingredientistica, tanto che il 35% predilige alimenti con pochi grassi, senza additivi o ricchi di fibre.

Del negozio specializzato, il consumatore celiaco apprezza il vasto assortimento, che spazia dalle marche più conosciute ai piccoli produttori locali o artigianali, e le attività promozionali. La farmacia, sebbene abbia prezzi mediamente più elevati, garantisce un confronto con personale qualificato ed è presente in modo capillare su tutto il territorio.
La grande distribuzione, per le caratteristiche tipiche del libero servizio, può lasciare il consumatore da solo nel momento dell’acquisto, ma risulta il canale più economico e, dal punto di vista psicologico, allontana la componente patologica che alimenta una sensazione di diversità perché permette di non comprare in un punto di vendita apposito.

Uno studio condotto da AIC ha analizzato anche le preferenze dei celiaci in fatto di layout. 7 celiaci su 10 vorrebbero trovare i prodotti gluten free in un’isola dedicata, soprattutto per motivi di praticità: si evita così di confondere i prodotti con glutine da quelli senza e rende la spesa più comoda e veloce. Il 20% chiede, invece, che i prodotti senza glutine siano mescolati insieme agli altri sugli scaffali così da non sentirsi “ghettizzati”.

“Rispetto a qualche anno fa è più facile per un celiaco acquistare prodotti senza glutine – spiega Isidoro Piarulli, presidente di Aic Lombardia – ma ancora tanti miglioramenti possono essere fatti, a partire dalla semplificazione delle etichette dei prodotti gluten free. Stiamo inoltre lavorando per coinvolgere postazioni di vending che offrono snack e bevande senza glutine”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome