Il Covid ha accelerato gli obiettivi di sostenibilità nella logistica

Il nuovo polo logistico di Trecate, realizzato da The Blossom Avenue su commissione di LCP è il paradigma della logistica sostenibile, come racconta Marco Facchinetti

Grandi scatole leggere, efficienti e con un minimo impatto ambientale, in grado di dare valore ai territori e alle comunità, questa la direzione in cui si sta muovendo la progettazione di logistiche strategiche sostenibili, accelerata dal contesto di anno e mezzo di pandemia che abbiamo vissuto. È il caso del nuovo hub che The Blossom Avenue, studio di urbanistica e di architettura, su commissione di Logistics Capital Partners (“LCP”), ha progettato a Trecate nel novarese e consegnato nel novembre del 2020 con la vendita alla divisione d’investimento immobiliare di Dws.

Il polo è composto da due edifici (alti 13 metri circa sul piano di campagna) per un totale di oltre 160.000 mq, l’area totale è di circa 400.000 mq su cui si muoveranno oltre 1.000 veicoli al giorno. La superficie maggiormente utilizzata è destinata ai pannelli fotovoltaici, disposti in misura ampiamente superiore alle necessità di legge per qualificare gli edifici al massimo livello (Platinum) delle certificazioni Leed.

La ricerca di sostenibilità a tutto tondo nella logistica

"Non è sostenibile solo ciò che è verde e fa risparmiare risorse -dice Marco Facchinetti, founder e partner di The Blossom Avenue-, ma soprattutto, se si pensa ai poli logistici, bisogna allargare il concetto a ciò che è economicamente sostenibile verso i territori e le comunità. L'hub di Trecate è infatti sostenibile dal punto di vista sociale, perché produce opportunità e posti di lavoro, con la richiesta di specializzazioni e professionalità molto avanzate, sono macchinari molto complessi in grado di portare al proprio interno parte delle lavorazioni sui prodotti che movimentano. L'architettura è sostenibile da tutti i punti di vista perché gli edifici sono leggeri, smontabili e riciclabili, ma è sostenibile anche dal punto di vista infrastrutturale: grazie alla vicinanza con i principali snodi intermodali, i mezzi possono percorrere un ridotto numero di km".

L'hub logistico di Trecate si trova infatti in uno dei vertici della cosiddetta "regione logistica milanese" che si snoda tra Novara, Bergamo, Como e Piacenza e vale il 37% del lavoro della logistica in Italia, è dunque inserito in uno tra i 5 cluster più importanti a livello europeo. Si trova inoltre in uno dei punti strategici sulla direttrice Sempione-Gottardo in prossimità dell'autostrada A4 ed è particolarmente vicino all'aeroporto di Malpensa e non particolarmente lontano dallo sbocco sul mar ligure.

A livello di sostenibilità ambientale l'hub di Trecate non spreca acqua, la recupera, conservandola, e la riporta in falda e, anche grazie a un impianto geotermico, produce tanta energia quanta ne consuma oltre a riportare 80.000 mq di aree libere a bosco, in uno scambio continuo con l'ambiente.

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