La Doria, nonostante le difficoltà climatiche e gli aumenti nei costi della materia prima, ha trasformato 250.000 tonnellate di pomodoro 100% italiano

La Doria ha concluso la campagna del pomodoro 2023 con un quantitativo di materia prima lavorata superiore del 4,2% rispetto al 2022. Nonostante le difficoltà climatiche e gli aumenti nei costi della materia prima, La Doria ha trasformato 250.000 tonnellate di pomodoro 100% italiano contro le 239.400 del 2022. La Linea Pomodoro (polpa e pelati, passate e pomodorini) rappresenta uno dei rami centrali del portafoglio prodotti: La Doria è il primo produttore europeo di pelati e polpa di pomodoro nel segmento retail che ha permesso di generare nel 2022 vendite per 224 milioni di euro rispetto ai 180,7 milioni di euro del 2021. Durante la campagna, il pomodoro viene raccolto da 20 associazioni che rappresentano circa 300 imprese agricole in Basilicata, Campania, Lazio, Molise e Puglia, e poi conferito e lavorato entro 12 ore negli stabilimenti di Gruppo in provincia di Salerno (Angri, Sarno, Fisciano) e Lavello (Pz) nel Potentino. Quest’anno per la trasformazione sono stati impiegati circa 800 lavoratori stagionali.

Nell’intero settore a livello nazionale sono state lavorate 5,4 milioni di tonnellate, in lieve calo rispetto ai 5,5 milioni del 2022 (-1,3%). La campagna -iniziata in ritardo di circa 10 giorni a causa delle forti piogge di maggio e giugno, che hanno procrastinato i trapianti- si è conclusa nella prima settimana di novembre: ritardo che ha influito negativamente sulla disponibilità di pomodoro.

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal Gruppo nel 2023 –dichiara Antonio Ferraioli, ceo di Gruppo La Doria-. Eravamo consapevoli delle incertezze legate alla campagna del pomodoro dovute alle incognite climatiche e all’aumento dei prezzi, ma grazie alle capacità produttive di La Doria e alle relazioni solide che da anni manteniamo con le imprese agricole, siamo riusciti addirittura a migliorare i risultati del 2022, grazie al nostro modello di filiera integrata, dal seme al prodotto finito, sostenibile e responsabile. A questo proposito abbiamo raggiunto importanti risultati anche sui progetti di sostenibilità ambientale legati all’Agricoltura 4.0 e allo sviluppo della biodiversità, nonché sulle nuove iniziative di sostenibilità etico-sociale avviate”.

La Doria segue da vicino tutte le fasi di coltivazione del pomodoro, dalla semina al trapianto, fornendo semi selezionati e garantendo un processo tracciabile e sostenibile anche attraverso servizi di consulenza agronomica. Il progetto pilota di Agricoltura 4.0, grazie a sensori posizionati nei campi, ha permesso di raccogliere dati su elementi dell’atmosfera quali umidità ed evapotraspirazione, poi elaborati con algoritmi di intelligenza artificiale con lo scopo di ridurre gli sprechi di acqua e limitare l’utilizzo di pesticidi: l’applicazione delle tecniche di Agricoltura 4.0 sulle otto aziende coinvolte ha ridotto del 40% l’utilizzo di acqua e del 20% i pesticidi. Con l’obiettivo di promuovere la biodiversità, il Gruppo ha finanziato la creazione di corridoi fioriti in 13 aziende agricole nei pressi dei campi di pomodoro per attirare insetti e uccelli impollinatori, indispensabili per il mantenimento e il benessere di tutto l’ecosistema.

Iniziative di sostenibilità etico-sociale

Sul fronte della sostenibilità etico-sociale, sono stati avviati nel 2023 due nuovi progetti pilota, a riprova dell’impegno della società per una filiera del pomodoro responsabile. Nello specifico, il Working Hours Project, finalizzato al tracciamento digitale delle ore di lavoro, ha permesso di monitorare il tempo di lavoro delle persone impegnate nella raccolta meccanica in alcune selezionate aziende agricole, a tutela degli interessi dei lavoratori stessi. Il progetto Worker Voice Project ha dato invece voce ai lavoratori di 80 aziende agricole attraverso questionari specifici per verificare le condizioni di lavoro e la consapevolezza su diritti e normative.

Confermato anche quest’anno il progetto Rosso d’Estate, che coinvolge ragazzi delle scuole tecniche superiori del territorio dando loro l’opportunità di un’esperienza lavorativa in azienda durante la campagna di trasformazione del pomodoro finalizzata all’assunzione delle persone più meritevoli. Dall’inizio del progetto nel 2010 sono stati assunti 374 giovani, di cui 66 con contratti a tempo indeterminato, inclusi i 44 ragazzi coinvolti nella sola campagna 2023, 12 dei quali, al termine del periodo di trasformazione, sono stati inseriti in azienda con contratti a tempo determinato.

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