La pasta fresca in gdo: nuovi sapori, territorialità e benessere

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Pasta fresca ripiena da Maiora Despar Centro Sud
La pasta fresca nella gdo e nel canale discount, assortimenti, promozionalità, tendenze e valori raccontate dai buyer e category

Il 2022 è stato molto positivo per la categoria della pasta fresca nella gdo, con una crescita del +2,9% a valore e del +2,3% a volume rispetto all’anno precedente, dicono i dati Nielsen. Un mercato che vale circa 792 milioni di euro pari a 412 milioni di confezioni vendute, anche grazie a una pressione promozionale del 34,6%. Ecco il punto di vista della gdo.

La pasta fresca nella gdo, i dati

In un generale quadro di crescita le dinamiche per segmento si differenziano in modo significativo. La pasta fresca non ripiena cresce a valore del +0,5% e a volume del +0,6%, mentre quella ripiena ha un trend del +4,4% a valore e del +4% a volume. Le due categorie insieme equivalgono al 61,7% del mercato. La maggiore dinamicità appartiene a una nicchia, quella della pasta fresca senza glutine, +12,9% a valore e +19,7% a volume.

Il primo trimestre 2023 invece presenta luci e ombre. La pasta secca segna un netto calo a volume, -13%, ed è in crescita a valore del +3%, mentre la pasta fresca a volume perde il -3,7% ma guadagna +8,7% a valore, con un incremento più che proporzionale rispetto alla perdita. Anche se le materie prime presentano ancora costi elevati e l’inflazione si fa sentire: nel 2022 gli aumenti per la categoria pasta nel suo complesso sono stati del +17,3%, dati Unione Nazionale Consumatori 2022/Istat.

"L’industria di marca ha ancora un peso rilevante per la pasta fresca, circa l’80%, e infatti la marca privata pesa per il 23,6%. Alla marca spetta il ruolo dell’innovazione e lo svolge perfettamente, attraverso una ricerca costante di nuove aree di valore non ancora totalmente presidiate - spiega Salvo Garipoli di SG Marketing - La pasta ripiena offre il territorio per l’esplorazione di nuovi gusti che indagano le due dimensioni edonistica e salutistica. Di conseguenza lo scaffale è costruito sulla marca". La proposta assortimentale è ampia, arricchita  dall'offerta a libero servizio del retailer e valorizzata da una tendenza alla premiumizzazione.

La lettura dei category per lo scaffale della pasta fresca in gdo

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Alessandro Mutti, shopper analyst e category manager gastronomia di Iper La grande i

Nei punti di vendita Iper La grande i la pasta fresca è prodotta internamente per essere venduta nel banco gastronomia o servita pronta al consumo nel ristorante interno, o per un rapido pasto di lavoro da consumare in casa o fuori casa. "Produciamo sia pasta liscia che ripiena - spiega Alessandro Mutti, shopper analyst e category manager gastronomia di Iper La grande i -. La pasta fresca si può trovare anche all’interno dei banchi frigo, nella sezione del libero servizio, sotto marchio privato e industriale".

I prodotti a marchio proprio rappresentano il 10% circa dell'offerta a libero servizio, articolata in tre brand: Iper, Viaggiator Goloso e INaturale BIO.

L'offerta di Maiora si dispiega prevalentemente nel banco frigorifero in corsia, con spazi fuori banco nelle vasche riservati alle offerte promozionali oppure, nei negozi con maggior superficie di vendita, ai prodotti premium che distinguono l'assortimento da quello della concorrenza.

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Donato Milillo, buyer grocery salato di Maiora (Despar Centro Sud)

"L’assortimento è composto per il 90% da pasta fresca non ripiena - dice Donato Milillo, buyer grocery salato di Maiora (Despar Centro Sud) -, mentre il restante 10% è costituito dalla pasta ripiena. Negli Interspar contiamo circa 200 referenze, 140 negli Eurospar e 65 nei Despar. Le vendite dei primi cinque mesi del 2023 registrano un +1,5% a valore e -0,9% a volume rispetto al pari periodo dell’anno precedente. I segmenti maggiormente performanti risultano la pasta ripiena e non ripiena".

Trend di consumo rilevati nella gdo

"La domanda di pasta fresca e gnocchi è influenzata dalla stagionalità associata al periodo natalizio - dice Alessandro Mutti per Iper La grande i -. Confrontando i periodi ottobre-dicembre 2022 e gennaio-maggio 2023 con i rispettivi periodi dell’anno precedente,  i volumi sono stati, anche se poco, positivi. A valore invece c’è stato un incremento più netto all’inizio di quest’anno pari al +18%, contro il +11% di fine 2022". Le categorie trainanti sia a valore che a volume sono la pasta fresca con ripieno di carne e quella con ripieno misto.

"Per quanto riguarda le tendenze nate in seguito alla pandemia, in Iper La grande i segnalo una crescita della pasta fresca confezionata legata alle specialità territoriali (orecchiette, trofie, pizzoccheri). Questa categoria ha fatto segnare un +27% a valore e un +28% a volume tra 2022 e 2021. Anche la pasta ripiena di pesce è cresciuta nel periodo considerato, con il fatturato cresciuto del 22% e un aumento a volume pari al +34%. È’ calata invece la richiesta di gnocchi ripieni".

Nelle vendite pesano le promozioni, che sul totale del fatturato della categoria pasta fresca e gnocchi, per Iper La grande i rappresentano il 50%.

Per Maiora a trainare le vendite è la pasta fresca non ripiena, in particolare quella di semola, seguita dagli gnocchi. Nella pasta ripiena le vendite più alte si registrano per ricotta e spinaci, carne e prosciutto crudo. "Per quanto riguarda i volumi, si registra una lieve contrazione per tutti i segmenti - aggiunge Donato Milillo di Maiora -, causata dall’incremento del tasso di inflazione che ha ridotto notevolmente il potere di acquisto dei consumatori". Sempre l'inflazione ha provocato il fenomeno della "shrinkflation", ovvero la sgrammatura delle confezioni da parte dell'industria di marca, per lasciare invariato il prezzo delle confezioni.

Parlando di tendenze, Maiora segnala come anche per la pasta fresca nella gdo emerga la tendenza high protein, colta da molti brand che hanno lanciato linee di pasta proteica.

Maiora inserisce una referenza di pasta fresca in ogni volantino, scegliendo il segmento in base alla stagionalità: la pasta ripiena più frequentemente nei mesi invernali, quella di semola non ripiena per i mesi più caldi.

Pasta e discount, la polarizzazione dei consumi

La pasta fresca conquista una quota interessante dell'assortimento anche nei discount. Penny per esempio propone circa 70 referenze in continuativo, tra le quali ci sono anche regionalismi e specialità, declinate in proporzioni diverse a seconda dei segmenti. A queste si aggiungono i prodotti In&Out legati anche a iniziative promozionali e al soddisfacimento di richieste specifiche legate alla stagionalità, o per le referenze di cucine non italiane. L'esposizione si avvale del murale in corsia e di vasche dedicate alle promozionali oppure ai prodotti gastronomici locali, differenziati in base alla location del negozio. Per la maggior parte, il 90%, si tratta di prodotti a marchio privato: Fior di Pasta, il brand che rappresenta la quota più importante dell'assortimento; e Cuor di Terra Le Specialità, il brand dedicato al segmento premium.

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Il murale refrigerato per la pasta fresca di Penny
La pasta fresca di Penny

"Nel primo semestre 2023 il comparto ha avuto performance positive - dichiara Claudio Serato, buyer e category manager di Penny (Gruppo Rewe) - sia in termini di volume che a valore. All’interno della categoria, in virtù di una importante revisione assortimentale, il segmento della ripiena e degli gnocchi sono quelli che portano i risultati migliori. Continuiamo a registrare una notevole polarizzazione dei consumi. Referenze entry level con grani UE ed extra UE e prodotti alto di gamma con 100% Italiani e con ricettazioni premium erodono le quote del segmento mainstream".

Per quanto riguarda i trend di consumo, accanto al premium Claudio Serato evidenzia la sostenibilità del prodotto e l'impiego di confezioni in materiali ecosostenibili.

"L'incidenza promozionale sulla pasta fresca è del 15% - aggiunge Serato -. Si prediligono articoli a nostro marchio privato, ma utilizziamo anche prodotti brand che aiutano a valorizzare la categoria".

L'assortimento proposto da Aldi comprende 30 referenze di pasta fresca, esposte per chiarezza affiancando le proposte industriali a quelle a marchio proprio. Si tratta di gnocchi, paste ripiene tradizionali e regionali. I marchi Aldi sono Cucina Nobile, Regioni che Vai, Gourmet, Just Veg.

Le performance migliori si registrano tra i prodotti tradizionali: i tortellini al prosciutto crudo, da 250 g o 400 g. Cresce l'interesse verso ricettazioni innovative (qui il marchio di Aldi è Gourmet): ravioli cacio e pepe, ravioli del Plin, agnolotti alla piemontese (Regione che Vai). Bene anche le referenze vegane di Just Veg, non solo per chi segue questa dieta: girasoli vegani alle verdure grigliate.

"Quello della pasta ripiena è un settore sempre in evoluzione - dichiara Aldi -, che ci fornisce un grande stimolo per proporre un’offerta sempre varia e innovativa. Possiamo affermare che questo è un
aspetto che ci consente di registrare delle vendite molto positive. In particolare Registriamo risultati molto positivi nelle proposte innovative, come le paste ripiene Gourmet e nelle proposte stagionali che valorizzano alcune specialità regionali all’’interno dell’offerta della marca Regione che Vai, come i Tortellini Emiliani, i Ravioli del Plin e gli Agnolotti alla Piemontese". Il periodo in esame è quello tra fine 2022 e primo trimestre 2023.

In questo comparto il cliente è attento alle novità e ben disposto verso la sperimentazione di nuove ricette. Inoltre apprezza, anche al discount, ingredienti pregiati e ricette legate alle regioni. Tra le novità emergono anche le proposte etniche, che cominciano ad avere un forte richiamo per i clienti. Da qui l'inserimento di prodotti come i Gyoza al pollo o alle verdure con il brand Asia Green Garden.

La vocazione al risparmio tipica del canale discount fa sì che in assortimento siano disponibili magari meno referenze ma formati per tutte le tasche: è il caso della pasta fresca, con la confezione classica da 250 g perle famiglie meno numerose, ma anche quelli da 400g, 500 g e promozionale da 750 g.

"Il segmento pasta è un valido richiamo a volantino per il consumatore, in quanto esprime uno dei prodotti tipici del patrimonio enogastronomico italiano. Aldi evidenzia le necessità di diversi tipi di
consumatori, tra cui quelli alla ricerca del miglior rapporto qualità/prezzo e gli appassionati di proposte più gourmet o di nicchia, così come quelli che amano diversificare la propria esperienza culinaria scegliendo tra le diverse linee regionali a disposizione. La pressione promozionale continua ad avere un ruolo fondamentale per rispondere alle esigenze di convenienza. L’attenzione al prezzo, allo stesso tempo, non pregiudica la ricerca della qualità. La formula del 'Prezzo Aldi' nasce proprio per garantire il miglior rapporto qualità/prezzo".

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