Lavazza porta la sostenibilità al Roland Garros

Lavazza sito
Il gruppo italiano presenterà a Parigi le sue ultime innovazioni, contraddistinte dall’impronta Esg, oltre che i risultati del bilancio 2022, chiuso con una crescita del +17,6% rispetto al 2021.

In occasione del torneo di tennis del Roland Garros (in corso di svolgimento fino all'11 giugno), Lavazza porta a Parigi la sua visione di crescita e gli ultimi traguardi del proprio impegno in ambito sostenibile.

Caffè ufficiale del torneo del Grande Slam dal 2015, il gruppo italiano presenterà le sue ultime innovazioni, contraddistinte dall’impronta Esg, oltre che i risultati del bilancio 2022, chiuso con una crescita del +17,6% rispetto al 2021.

“Oggi torniamo per il nono anno al prestigioso torneo in Francia, che si conferma uno dei mercati più importanti per il gruppo – in una nota Giuseppe Lavazza, neo presidente del gruppo -. Continua il nostro percorso di internazionalizzazione, che in poco più di un decennio ha visto raddoppiare il fatturato dell’azienda che oggi vede il 70% dei ricavi provenienti dall’estero, sempre con una speciale attenzione rivolta al tema della sostenibilità, economica, sociale e ambientale”.

I risultati raggiunti dal gruppo nel campo della sostenibilità

Il documento attesta i risultati raggiunti nel campo della sostenibile. Il 98% del caffè del gruppo è prodotto da energia rinnovabile; 25 milioni di euro di investimenti dedicati alla Roadmap del packaging sostenibile al 2022; il 66% del packaging dell’intero portfolio prodotti è già riciclabile con un obiettivo del 100% entro il 2025; il 97% degli scarti vegetali derivanti dalla lavorazione del caffè degli stabilimenti italiani viene trasformato in fertilizzante.

L’iniziativa a Cuba a sostegno dei produttori locali

Dall’impegno di Lavazza in ambito ambientale e sociale è nata La Reserva De ¡Tierra! Cuba, esperienza di caffè sostenibile condotta in collaborazione con il ministero dell’Agricoltura de L’Avana. Due gli obiettivi: ripristinare la coltivazione del caffè nel Paese, drasticamente ridotta a causa dello sfruttamento e della deforestazione tra ‘800 e ‘900, contribuendo al programma di riforestazione in atto; riportare la qualità del caffè verde cubano ai livelli di eccellenza che lo hanno reso noto in tutto il mondo, creando valore condiviso lungo la filiera, a cominciare dal miglioramento delle condizioni socio-economiche delle comunità locali produttrici di caffè, con una particolare attenzione alle donne e ai giovani.

Dal lavoro sinergico del gruppo piemontese con gli enti del territorio coinvolti nelle attività della Fondazione, ha preso origine una miscela che si cura degli agricoltori, promuovendo il ruolo delle donne e dei giovani, e dell’ambiente, in termini di conservazione delle foreste, condivisione delle buone pratiche agricole, miglioramento della qualità del caffè e delle condizioni socio-economico delle comunità produttrici.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome