Linkontro 2019: riflessioni sull’economia italiana

Carlo Cottarelli, professore dell'Università Cattolica, parla delle prospettive dell'economia italiana intervistato da Andrea Cabrini

“Da sette anni promettiamo all’Europa di migliorare i nostri conti. Una promessa che puntualmente disattendiamo”. Carlo Cottarelli, professore all’Università Cattolica e direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, inizia così le sue riflessioni sullo stato dell’economia italiana, intervistato da Andrea Cabrini, direttore di Class CNBC.

“Ci ostiniamo a formulare le clausole di salvaguardia tra cui l’aumento dell’Iva, tema molto dibattuto -dice-. Per sei anni siamo andati avanti così fino a che l’Europa ha smesso di crederci e oggi non valuta le nostre clausole di salvaguardia azzerandole puntualmente. Ci viene detto che ce le impone. Bugie. Non le considera veritiere”.

Aumenterà, dunque, l’Iva?

Gli viene chiesto. “Francamente non ne ho idea -risponde-. Il Governo continua a promettere che questo non succederà, ma non so davvero su cosa scommettere”.

A proposito del tema spread, Cottarelli spiega:

“Un tema importante non tanto per gli effetti diretti. ma per quelli psicologici in quanto misura la fiducia nel futuro. Si investe, se ci si fida. Per aumentare il tasso di crescita bisogna riportare l’economia in termini di efficienza, lavorando per la crescita dell’occupazione. Questo e gli investimenti, pubblici prima di tutto, sono gli elementi che, a lungo termine, ci porteranno a una vera e propria crescita”.

La situazione italiana dunque appare incerta.

“Noi siamo come una lastra di vetro -conclude-: la si rompe, se qualcuno utilizza un sasso ... e, prima o poi, succederà. Dunque impegniamoci a lavorare per costruire una parete più solida. Alle aziende dico solo questo: Fate la cosa giusta”. Un invito che estende anche ai giovani. "Fate la cosa giusta per voi".

 

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