Mind builders: cosmopoliti legati al territorio di origine

Esperti – Sono i giovani intellettuali esperti di tecnologia. Amanti della lettura, apprezzano e ricercano lo scambio interculturale. Il loro eroe è Barack Obama. (Da MARK UP 180)

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Esistenzialisti e appassionati del pensiero

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Il loro eroe è il presidente Usa Barack Obama

La ricerca del punto di vista personale, come esercizio intellettuale, ha segnato in profondità il primo decennio del nuovo millennio. È possibile affermare che il cortocircuito tra ciò che si considera essenziale e le dinamiche di riflessione profonda sul senso dell'esistenza, ha permesso la nascita di un nuovo esistenzialismo.

I mind builders diventano così i nuovi esistenzialisti, appassionati del pensiero e della lettura: nuovi intellettuali cosmopoliti ed esperti di tecnologia, ma anche orgogliosi delle proprie radici e legati al territorio. Sono i cultori dei linguaggi in tutte le loro versioni e dello scambio interculturale. La parola chiave per loro è personalità.

La versione più tecnologica di questo gruppo diventa espressione della nuova borghesia intellettuale in Asia, in India in particolare: ingegneri e programmatori di software, cosmopoliti, con una vocazione per i servizi e per la tecnologia, costituiscono il nocciolo duro di questa generazione. Dai body builders degli anni '80 passiamo ai mind builders di oggi.

Il cervello come organo complesso che regola ed equilibra le funzioni di tutto l'organismo umano, se ben allenato, con gli esercizi e gli stimoli intellettuali più adeguati consente, infatti, la costruzione di una forte personalità. Il pensiero sempre più rapido e dinamico viene percepito come il motore superiore dei comportamenti e delle scelte, individuali e collettive.

La molteplicità dei linguaggi del quotidiano indica le nuove tendenze di vita e grande importanza per questo nucleo generazionale. La città multietnica diventa protagonista di immaginario.

L'originalità del mix culturale porta a vivere la propria origine come un oggetto di scambio e di confronto: liberarsi della propria cultura diventa per la prima volta possibile. Mettersi in gioco sul mercato dello scambio interculturale allarga i confini dell'esperienza personale e apre la possibilità al cambiamento collettivo.

I mind builders sono quindi dei soggetti molto avanzati dal punto di vista intellettuale, culturale ed economico. Obama è il loro eroe. Le scelte sono spinte da un forte bisogno di conoscenza in tutti i campi. Questa generazione è fortemente attratta dalla possibilità di contribuire a nuovi percorsi di sviluppo nell'arte, nella scienza, nella filosofia e in altre aree del sapere. La ricerca di un punto di vista personale, li conduce a una sorta di nuovo esistenzialismo che si nutre del viaggio come fonte di conoscenza e di ispirazione.

Questi soggetti apprezzano un approccio di knowledge marketing in cui i clienti dell'impresa ne diventano i cocreatori costruendo i propri progetti di consumo insieme all'azienda, sulla base dei valori e dell'esperienza. Nel loro caso si tratta di aiutare il cliente ad agire in modo proattivo e a mettere in gioco competenze individuali o collettive nelle sue attività quotidiane, in particolare legate al consumo di un prodotto o di un servizio. I mind builders si dimostrano particolarmente disponibili a questo tipo di strategia, come a quella che considera la gestione del tempo come la variabile centrale per definire la qualità della vita. Si cerca di ricreare e sacralizzare dei momenti di vita o di far rinascere delle micro-ritualità creando sequenze nella vita dei consumatori, annullando, accelerando o rallentando i tempi di acquisto e di consumo. Lo yeld marketing definisce il prezzo all'interno di una prospettiva temporale. Si tratta allora di lasciare che i mind builders prendano il controllo delle variabili di marketing tradizionalmente predefinite dall'impresa come la distribuzione, l'informazione sul prodotto, l'erogazione del servizio o ancora la comunicazione sulla marca.

I driver di distribuzione

  • L'ambito del retail si allarga agli eventi o a progetti in cui il consumo è solo uno degli elementi in gioco, e diventa fonte di una conoscenza che crea innovazione e competenza
  • Il punto di vendita stimola la curiosità intellettuale del target consentendo, per esempio, un'esplorazione dei processi e della filiera produttiva
  • Apprezzano punti di vendita e brand che si propongono in modo visibile come promotori di iniziative culturali, in una sorta di mecenatismo allargato
  • I negozi sono una piazza di incontro per occasioni di consumo su un tema specifico, proponendo la cultura più attuale in tutte le sue sfaccettature
  • I punti di vendita offrono la possibilità di approfondimenti extra alla portata di tutti i giorni, attraverso momenti di incontro con esperti ed eventi, che altrimenti rimarrebbero solo episodici

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