Nasce il Libro Bianco One Health: allevatori e veterinari contribuiscono alla sostenibilità

Nel Libro Bianco One Health strategie e raccomandazioni per aiutare la filiera produttiva, anche nel contrasto delle fake news

Il primo Libro Bianco One Health, a cura di Msd Animal Health, è stato presentato alla Camera dei Deputati. Una testimonianza del lavoro di molti professionisti iniziata dall’ascolto di proprietari di animali domestici e allevatori per arrivare ad un approccio propositivo di veterinari, attori di filiera e esperti di comunicazione. Ha spiegato Debora Orrico, customer value & institutional affairs director Italy and Greece di Cluster di Msd Animal Health: Il Libro Bianco è il frutto di un percorso di ascolto e di condivisione. Ascolto delle conversazioni sul web, -ha proseguito Orrico- per avere una fotografia di come i temi della sostenibilità e della salute globale siano vissuti dalla cittadinanza; ascolto degli stakeholder, ovvero coloro che lavorano nelle diverse filiere, ma anche dei medici e dei consumatori al fine di condividere l’approccio One Health con tutti questi attori e con i giornalisti che si occupano dei temi della salute globale.

One Health: sostenibilità, benessere e prevenzione

All'incontro hanno partecipato anche rappresentanti delle principali associazioni di categoria come UnaItalia (Unione nazionale filiere agroalimentari carni e uova), Assica (Associazione industriali delle carni e dei salumi), Assocarni (Associazione nazionale industria e commercio carni e bestiame) e Assoavi (Organizzazione interprofessionale allevatori e produttori avicunicoli). Secondo l’approccio One Health la salute è una sola, strettamente legata al pianeta, ma anche interconnessa tra uomo e animali. Non esiste dunque salute se non si rispettano i diritti e le necessità di tutte le specie. Tuttavia, One Health è un tema spesso confinato alle discussioni fra addetti ai lavori: il 75% dei consumatori dice infatti di non conoscere questo approccio.  Per questo Msd Animal Health ha deciso di realizzare il Libro Bianco, frutto di un progetto multidisciplinare aziendale (One Health: sostenibilità, benessere e prevenzione) grazie al quale giornalisti, docenti universitari, esperti del settore e associazioni di categoria si sono confrontati sulla Salute Unica".

Un Libro Bianco per approfondire

Il Libro Bianco approfondisce il ruolo che gli operatori della filiera zootecnica, della salute animale e della comunicazione svolgono nel promuovere un futuro sostenibile, sottolineando la necessità di adottare approcci olistici che promuovano non solo il benessere degli animali, ma anche la prosperità degli ecosistemi. Si è soffermata su questo aspetto Gaetana Ferri, consigliere Fnovi (Federazione nazionale ordini veterinari italiani) parlando del ruolo sentinella del medico veterinario nella prevenzione della salute degli animali e dell’uomo: “La sostenibilità -ha detto- non è solo ambientale ma anche sociale perché se ci sono malattie che si diffondono tra gli animali, incidono nella vita dei lavoratori e delle imprese di allevamento”.

Il Libro Bianco per fare debunking

Nel Libro Bianco vengono sfatate le fake news in tema di sostenibilità delle produzioni alimentari, di benessere e di salute animale. Tra queste spicca quella dell’uso incondizionato di antibiotici negli allevamenti.  Gaetana Ferri fa osservare  che gli allevatori pagano gli antibiotici e quindi non hanno interesse a farne uso ove non ve ne sia necessità. Ha inoltre ricordato che esiste un monitoraggio continuo del loro uso che è circoscritto e controllato. Dello stesso parere Ugo Della Marta, direttore generale della Direzione per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione al ministero della Salute:C’è stato un netto miglioramento sul fronte degli antibiotici soprattutto nel settore aviario”, e  anche Pierdavide Lecchini, direttore generale della Sanità animale e del Farmaco veterinario presso il ministero della Salute: “Dal 2011 sono stati avviati una serie di atti di controllo e sorveglianza, sono attive diverse politiche di contrasto all’antibiotico-resistenza e politiche di biosicurezza nel settore animale alla luce delle strategie Farm to Fork che in Italia si sono tradotte in una riduzione della vendita di antibiotici del 26%”. Lecchini ha ricordato inoltre che in Italia è vietato l’uso di antibiotici per profilassi e la metafilassi è consentita solo per piccoli gruppi di animali in determinate condizioni. Molti si sono soffermati sulle zoonosi, malattie trasmissibili tra animale e uomo che, come ci ha insegnato il covid, portano milioni di infetti e morti, basti pensare alle varie forme di aviaria, spagnola,  salmonellosi. Diversi veterinari, come Marco Melosi, presidente Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) hanno sottolineato l’evoluzione del rapporto tra animali domestici e l’uomo, divenuto sempre più stretto, il che rende quindi necessaria profilassi e igiene. Dello stesso parere Annapaola Rizzoli: “Le zoonosi rappresentano il 17% delle malattie e possono essere pericolose, basti pensare alla peste nera trasmessa dalle pulci dei ratti che ha ucciso un terzo dell’umanità”. I cambiamenti climatici, inoltre, contribuiscono sempre più allo sviluppo di nuove specie di zanzare, zecche e parassiti che vivono a latitudini sempre più settentrionali e a quote sempre più elevate. “I patogeni sono diversi e noi dobbiamo concentrare i nostri sforzi nella prevenzione.

Focus sull'ambiente nel Libro Bianco

Il Libro Bianco infine offre strategie attuabili e raccomandazioni pratiche per aiutare i protagonisti del settore ad avere un impatto positivo sull'ambiente, sul benessere degli animali e sulla salute pubblica. E’ indubbio infatti che il clima è cambiato, come ha ricordato Massimo Marino, ingegnere ambientale. “La popolazione sta aumentando e avremo sempre più bisogno di cibo che è sempre più difficile da produrre per svariate cause, tra cui principalmente la mancanza di acqua. I sistemi agricoli e zootecnici sono integrati, quindi l’ambiente coinvolge entrambi e la sua sostenibilità consente all’economia di avere uno spazio in cui svilupparsi. Gli obiettivi -ha proseguito Marino- sono quindi quelli di valorizzare le imprese, aiutare i giovani agricoltori per veicolare sempre più l’innovazione, combattere le fake news per consumi sempre più consapevoli”.

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