Parmalat inaugura le nuove linee produttive a Catania

Tre anni di lavori e un nvestimento di sei milioni di euro, all’insegna della valorizzazione del territorio e della filiera siciliane come asset strategici di crescita

In occasione del convegno “Filiera e territorio come asset strategico in Sicilia. Investimenti, strategie di sviluppo e centralità di Parmalat nella filiera lattiero-casearia regionale” sono state inaugurate le nuove linee produttive dello stabilimento Parmalat, società di Groupe Lactalis.

I lavori, finalizzati ad innovare gli impianti ed incrementare l’efficienza, sono durati tre anni e l’investimento effettuato è stato di 6 milioni di euro (da aggiungere ai 4 investiti in precedenza) nel solo stabilimento di Catania, per un totale complessivo di 13 milioni di euro investiti in Sicilia da Parmalat negli ultimi 5 anni.

Parmalat, presente sul territorio da oltre 60 anni con l’iconico marchio Sole, è il principale acquirente di latte siciliano: compra circa il 50% di quello prodotto sull'isola e l’80% di quello prodotto nelle sole provincie di Ragusa e Siracusa. Ciò avviene sia attraverso la raccolta diretta (150 produttori circa) sia tramite grosse cooperative locali (che contano oltre 500 produttori).

In Sicilia Parmalat lavora circa 90 milioni di litri di latte e produce circa 4.000 tonnellate di formaggi. nei suoi due stabilimenti, uno a Catania, specializzato nella produzione di latte fresco e Uht e panna, e l’altro a Ragusa, specializzato nella produzione dei derivati lattiero-caseari (mozzarelle, ricotte, scamorze).

“Ecco spiegato perché la Sicilia ha una rilevanza strategica importante per noi e perché noi siamo importanti per l’Isola –sottolinea Giovanni Pomella, general manager di Parmalat in Italia. Dal 2011 ad oggi, abbiamo aumentato di oltre un terzo i volumi di raccolta di materia prima, incrementando così le produzioni con latte siciliano. È poi importante sottolineare che non solo tutto il latte lavorato viene raccolto in Sicilia ma che tutti i dipendenti sono siciliani. Nei nostri siti di Catania e Ragusa lavorano circa 130 dipendenti diretti che arrivano a circa 7.000 considerando l’indotto generato sull’Isola”.

“Il sito di Catania –sottolinea Giuseppe Ignizio, direttore dello stabilimento Parmalat di Catania- produce latte e panna sia freschi che a lunga conservazione. Contiamo, con i nuovi impianti, di rilanciare le nostre produzioni. Gli investimenti realizzati, infatti, hanno risposto ad una duplice finalità. In primo luogo, consentono al nostro sito produttivo -che assorbe oltre il 40% della produzione locale di latte e che quindi può considerarsi un volano centrale nell’economia del territorio– di rispondere con maggiore efficienza e flessibilità ai bisogni del mercato e della distribuzione. Inoltre, hanno permesso di migliorare sensibilmente l’ambiente di lavoro rendendolo maggiormente innovativo e armonico”.

“Uno dei segreti del nostro successo –prosegue Giovanni Pomella- è la capacità di conciliare la produzione industriale con i mercati locali. Parmalat è un’azienda ‘multi-locale’ che attraverso i propri marchi sul territorio interagisce al meglio con le filiere locali”.

“Privilegiamo un modello di filiera produttiva regionale orientata al rispetto della qualità per garantire l’adozione dei metodi più sicuri e affidabili nelle aree di raccolta del latte –sottolinea Gabriele Orzi, responsabile della Milk Collection Parmalat. Oggi i consumatori pongono sempre più attenzione verso nuove priorità come l’impatto ambientale, la riduzione dell’uso di farmaci in allevamento e il benessere animale. Per questo motivo, il nostro impegno si traduce anche nel sostegno agli allevatori a dotarsi di protocolli più stringenti riguardo al benessere animale nell’ottica di lavorare insieme per valorizzare la filiera lattiero-casearia locale”.

A conferma di ciò interviene il direttore di Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Ambiente dell’Università di Catania, Agatino Russo: “Il latte utilizzato nei due stabilimenti di Ragusa e Catania è acquisito esclusivamente da allevamenti siciliani, sia attraverso la raccolta diretta sia tramite grosse cooperative locali. Più in generale, allo stato attuale nell’Isola si contano circa 11.700 allevamenti bovini. La quantità di latte prodotto in Sicilia si stima in circa 1.900.00 quintali e la produzione regionale è pari al 21-23% del consumo siciliano. Quasi l’80% del consumo siciliano di latte e trasformati deriva da prodotti importati da altre regioni e da altri Paesi. Per questo motivo si punta a promuovere la produzione e il consumo di latte siciliano. La certezza dell’origine del latte, espressamente descritta nella confezione, consente un acquisto consapevole che comporta di scegliere in estrema libertà” ha commentato.

Parmalat è anche un importante polo logistico e commerciale sull’isola: attraverso una distribuzione capillare sul territorio, ogni mattina i suoi mezzi consegnano i prodotti ad oltre 6.000 punti vendita sull’isola.

Valorizzando il territorio siciliano e le sue risorse migliori, Parmalat si rileva un indispensabile propulsore dell’economia regionale, oltre ad essere realtà attenta a tutte le iniziative che concorrono a dare valore al territorio e alla comunità locale. Continuativa, ad esempio, è la collaborazione con Banco Alimentare e Caritas e il progetto con le scuole siciliane che ogni anno visitano il sito produttivo di Parmalat.

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