Pesce in Piazza, a Roma la seconda edizione

Dal secolare e imperdibile rito del Cottìo, ai moderni showcooking, fino ai dibattiti economici e istituzionali sulla filiera ittica

Torna a Roma Pesce in Piazza, un’occasione per promuovere i prodotti ittici, i territori, il mare, le aziende che se ne occupano. L’obiettivo della manifestazione è diffondere la cultura del pesce, la sua stagionalità e biodiversità. Pesce in piazza vuole anche essere uno stimolo per un ritorno alle tradizioni con la rivalutazione del pesce azzurro e i piatti tipici della nostra cultura marinara.

Agorà di mercato

La manifestazione si chiude il 17 dicembre a Roma, in Piazza San Cosimato in Trastevere. Pesce in Piazza è organizzata da Un/Lab, patrocinata e promossa dal Ministero dell'Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste in collaborazione con Arsial-Agenzia regionale per lo sviluppo e l'Innovazione del Lazio, e con il Centro Agroalimentare di Roma, che ospita il più grande mercato ittico d'Italia. “Vogliamo che sia un agorà nella piazza del mercato -dichiara Luca Broncolo di Un/Lab- per far incontrare proprio tutti, dagli imprenditori di settore, agli chef, alle famiglie”.

Torna il Cottìo

“La presenza per il secondo anno del MASAF a Pesce in Piazza è un'occasione di incontro attorno al cibo nostrano di qualità che contribuisce alla cultura della rintracciabilità, della sostenibilità, rafforzando il rispetto delle regole da parte di tutti” ha dichiarato Riccardo Rigillo, direttore generale Dipartimento Pesca del ministero, presentando la manifestazione.
Immancabile, anche in questa seconda edizione, la rievocazione del Cottìo, l'asta del pesce dalle antichissime origini che ha caratterizzato la storia di Roma fino al 1960. Si svolgeva l’antivigilia di Natale al Portico D’Ottavia, si è poi spostata nel tempo fino ad arrivare ai mercati generali di via Ostiense. Un vero e proprio spettacolo di strada da rivivere ogni giorno alle 18.00. Un’idea per coinvolgere il pubblico.

A Roma, infatti, l’acquisto del pesce per la cena della vigilia era un rito integrato delle festività natalizie. Il Cottìo era un’asta dove si ritrovava la città intera: cuochi di famiglie nobili e plebei, ristoratori rivali e perpetue di qualche alto prelato. Le contrattazioni erano lunghe, in gergo ritmato, con riferimenti spesso conditi dalla tipica ironia romanesca. Quindi tutto si trasformava in uno spettacolo. I grossisti accoglievano gli acquirenti con un cartoccio di pesciolini fritti e alla fine, le rimanenze invendute venivano regalate ai bisognosi per il loro Natale.

Meraviglia di difendere

È giusto anche se in modo fittizio, riprendere questa tradizione, per portare nuovi spunti sul consumo del pesce proprio in chiusura del 2022, dichiarato dalla FAO Anno Internazionale della Pesca e dell'Acquacoltura. Consumi, sostenibilità e filiera ittica sono temi delle giornate della manifestazione. Giovedì 15 dicembre la manifestazione è stata inaugurata con l’incontro “I nostri mari, meraviglia da difendere” un momento che vuole fare leva sulle responsabilità che tutti dovremmo avere a partire dai consumi quotidiani.
Tra gli show cooking spicca la famose Zuppa di broccoli e arzilla, ricetta secolare romana ormai quasi persa, e qualche sorpresa introvabile come il “garum” salsa nell’antica Roma e realizzata con la macerazione del pesce. Anche in questa seconda edizione è previsto un focus sul ruolo del Mercato Ittico nel corso di due incontri dedicati alla sostenibilità di tutta la filiera e ai progetti di tutela portati avanti dal mondo dell’imprenditoria di settore.

Storie del mare

Al centro dei lavori anche le lagune della pesca di Orbetello e di Venezia. Le storie del mare sono esposte con le comunità̀ della pesca e delle Marinerie d’Italia, ma anche con imprenditori dell’acquacoltura e i rappresentanti istituzionali. Mauro Rosati, direttore della fondazione Qualivita, interviene per fare il punto sulle certificazioni di mitili da allevamento. La cozza e vongola di Scardovari sono infatti produzioni biologiche che hanno ottenuto il riconoscimento DOP. Grazie a questi prodotti tipici si può riflettere su un intero territorio, il Delta del Po, e sul valore aggiunto delle certificazioni, considerato che nel consorzio di questa DOP ricadono 14 cooperative e 1500 pescatori, di cui la metà donne.

Mercati ittici all'ingrosso

La filiera è centro del dibattito per il nuovo ruolo che stanno assumendo i mercati ittici all’ingrosso nella promozione e consumo del pesce. Su questo tema sono stati invitati a discutere, tra gli altri, il ministro dell’agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il direttore generale del Dipartimento Pesca del MASAF, Riccardo Rigillo, Claudia Benassi di Coldiretti, Fabio Massimo Pallottini, presidente Italmercati.

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