Polli e tacchini, prezzi in calo a febbraio

Scendono a febbraio i prezzi di polli e tacchini, salgono le quotazioni di galline e uova: le rilevazioni del Crefis

Anche in febbraio continua l’andamento al ribasso per il mercato di polli e tacchini con i prezzi a peso vivo in flessione tranne che per le galline che hanno mostrato quotazioni in risalita. Questa la situazione elaborata dal Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili dell’Università Cattolica di Cremona), che mostra una diminuzione dei prezzi medi dei polli vivi allevati a terra arrivati a quotare in febbraio 1,062 euro al chilo sulla piazza di Forlì-Cesena (-4,0%) ed a 1,070 €/kg su quella di Milano (-0,9% la variazione congiunturale). In controtendenza il prezzo dei polli scambiati a Verona, salito del +0,1% rispetto a gennaio, per un valore di 1,054 €/kg. Sulla piazza di Milano (-23,4%). Gli attuali valori sono risultati più bassi del -18,3% rispetto allo scorso anno per tutte e tre le piazze considerate.

Galline in controtendenza

Come accennato sopra e sempre nel mese di febbraio, le quotazioni delle galline sono invece tornate a crescere sulle piazze di Forlì-Cesena (+4,8% la variazione congiunturale) e di Verona (+3,1%), con un prezzo di 0,440 €/kg per entrambe le piazze. Resta fermo a 0,420 €/kg il prezzo delle galline scambiate a Milano. Le variazioni tendenziali sono risultate negative per tutte e tre le piazze: -15,4% per Forlì-Cesena e Verona, e -17,6% per Milano.

Tacchini, prezzi in calo congiunturale a febbraio

Per ciò che riguarda i tacchini i dati Crefis, per il mese preso in esame, indicano cali congiunturali delle quotazioni, con variazioni del -1% sulla piazza di Forlì-Cesena (1,594 €/kg) e del -1,9% sia a Milano che a Verona, con un prezzo per entrambe di 1,590 €/kg. Negative le variazioni tendenziali: -19,3% a Forlì-Cesena, -17,3% a Verona e -17,8% a Milano.

Uova, sale leggermente il prezzo a febbraio

Il mercato delle uova, in febbraio, ha mostrato quotazioni in ripresa su base mensile ma è rimasto a livelli inferiori rispetto alle quotazioni del 2023. In particolare, le quotazioni delle uova intere da gabbia arricchita quotate dalla Cun uova sono salite dell’1,3%, su base congiunturale, fermandosi a valori di 1,672 €/kg per la categoria L e 1,662 €/kg per quella M. Medesimo andamento è stato registrato per la piazza di Forlì-Cesena, dove le uova hanno raggiunto i 15,880 €/100 kg per la categoria L (+0,5%) ed i 14,580 €/100 kg per quella M (+0,6%). In aumento anche i prezzi delle uova scambiate a Verona, con valori pari a 16,880 €/100 kg per la dimensione L (+1,5%) ed a 15,480 €/100 kg per quella M (+1,6%). Le variazioni tendenziali sono rimaste negative per tutte le piazze ed i prodotti considerati, con valori da -6% a -27%. Sempre da elaborazioni del Crefis, le uova provenienti da allevamenti a terra, a febbraio, hanno mostrato prezzi del prodotto quotato a Forlì-Cesena salire a 17,880 €/100 kg per la tipologia L (+0,4%) ed a 16,780 €/100 kg per la categoria M (+0,5% rispetto al mese precedente). Variazioni congiunturali positive hanno interessato anche la Cun uova, con valori di 1,802 €/kg per la tipologia L (+1,2%) e di 1,772 €/kg per quella M (+1,3%). In aumento anche i prezzi medi mensili delle uova scambiate a Verona: 19,080 €/100 kg per la dimensione L (+1,3%) e 17,880 €/100 kg per quella M (+1,4%). Ma le variazioni tendenziali sono risultate negative (da -6% a -25%) e hanno interessato tutte le piazze.

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