“Riforma Titolo V: errore che il commercio paga ancora”

Analisi – La riforma del Titolo V della Costituzione, nel 2001, è un errore che sta pagando anche il commercio a succursali. Con ricadute sulle battute di cassa e sui fatturati

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Confimprese
da tempo sottolinea agli interlocutori
istituzionali che il caos
delle normative regionali in materia
di commercio non tutela il
consumatore e danneggia le tipologie
distributive moderne
come imprese a rete e franchising.
Su queste attività imprenditoriali,
che continuano a produrre
ricchezza e lavoro nonostante
la crisi, pesa la mancanza
di un'armonizzazione di leggi
a livello nazionale che danneggia
il marketing e inibisce la crescita.
Gli esempi non mancano.
A cominciare dalle diverse regolamentazioni
regionali delle vendite
promozionali, un caposaldo
per il commercio, soprattutto in
momenti di crisi come quello attuale,
grazie al quale gli esercizi
commerciali possono alleggerire
lo stock e aumentare lo scontrino.

Allegati

227 Titolo V

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