Secondo l'Ufficio studi Fipe, fra ottobre e dicembre 2020 la ristorazione italiana ha perso 11,1 miliardi di euro, con un calo del fatturato pari a -44,3% rispetto allo stesso periodo 2019

Nel 4° trimestre del 2020 la ristorazione italiana ha perso 11,1 miliardi di euro, chiudendo così con taglio del giro d'affari complessivo pari a -44,3% rispetto ai ricavi dello stesso periodo del 2019. Il dato proviene dall’Ufficio studi di Fipe-Confcommercio che ha elaborato i dati Istat diffusi oggi. Questo risultato è l'effetto del secondo fermo (lockdown) autunnale per il comparto della ristorazione che, complessivamente, lo scorso anno ha perso 34,6 miliardi di euro, il 36,2% rispetto al periodo pre Covid.

"Siamo davanti a un abisso apparentemente senza fine -commenta la Fipe-. Con la fine di marzo si chiuderà, con ogni probabilità il quinto trimestre consecutivo con segno negativo per un settore che rappresenta, più di ogni altro, l’italianità. Un settore che, oltre a dare lavoro direttamente a 1,3 milioni di persone, rappresenta il terminale essenziale della filiera agroalimentare. Numeri che richiedono almeno una graduale riapertura per evitare che l’intero settore vada in default".

 

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