Il neopresidente del Consorzio nazionale del prosciutto San Daniele dop, Nicola Martelli, rimarrà in carica per il prossimo triennio

Il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha nominato Nicola Martelli neopresidente del Consorzio. Martelli, 45 anni, amministratore delegato della Martelli (azienda fondata nel 1959 abbiamo con 7 stabilimenti fra Padova, Parma, Mantova e San Daniele del Friuli) succede a Giuseppe Villani, presidente dal 2015, e rimarrà in carica per il prossimo triennio.

"Il Prosciutto di San Daniele è, e dovrà essere, un esempio di sostenibilità e di alta qualità per tutta la salumeria italiana -dichiara il neopresidente Nicola Martelli-. Ci aspettano molti impegni, ma sono sicuro che ponendo al centro la qualità del San Daniele Dop e il cliente riusciremo a raggiungere gli obiettivi prefissati".

Il nuovo consiglio di amministrazione è composto, oltre che dal presidente, anche dai consiglieri: Stefano Aimaretti, Lorenzo Bagatto, Erika Bassi, Angelo Coradazzi, Tiziano Ferrarini, Claudio Palladi e Marco Pulici.

Il Consiglio ha designato i due vicepresidenti Lorenzo Bagatto e Marco Pulici, quest’ultimo con funzioni vicarie, e ha anche nominato due membri (Stefano Aimaretti e Claudio Palladi) della Commissione di gestione della filiera per la componente prosciuttifici per il triennio 2024-2026. Palladi è stato nominato presidente della stessa Commissione.

La produzione totale del San Daniele dop è ammontata a 2.590.000 cosce avviate alla lavorazione con un fatturato complessivo di 360 milioni di euro. Il numero di vaschette di prosciutto di San Daniele pre-affettato ha superato i 21,3 milioni di confezioni certificate, pari a 407.000 prosciutti (+1% rispetto all’anno precedente), per un totale di oltre 2 milioni di chilogrammi, confermandosi come una tendenza consolidata in linea con le nuove modalità di consumo.

L'export (in crescita nel 2023) pesa il 19% sulle vendite totali con circa 3 milioni di kg indirizzati al mercato extra Italia. Il 55% dell'esportazioni è destinato all’Unione Europea, mentre il restante 45% è diretto verso Paesi terzi. Francia, Stati Uniti, Australia, Germania e Belgio i mercati Paesi con la quota (in volume) più rilevante per l’esportazione di San Daniele dop. Gli altri principali sbocchi esteri sono Svizzera, Austria, Regno Unito, Lussemburgo e Canada. Nel 2023 si registrano ottime performance, in ordine di volume esportato, per Stati Uniti (+11%), Australia (+7%), Regno Unito (+30%) e Repubblica Ceca (+18%). la ditta Martelli, in particolare, macella 700.000 capi l’anno per creare una gamma completa di carni, salumi e affettati.

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