Ups, nel secondo trimestre rallenta la crescita

Pesa soprattutto l’incertezza dell’economia asiatica, con la Cina che sta sbandando pericolosamente. Raggiunto un accordo sindacali con i trasporti

L’utile c'è, ma in misura minore rispetto a un anno fa. Ups ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con ricavi per 22,1 miliardi di dollari, in calo del 10,9% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. L’utile operativo consolidato ammonta a 2,8 miliardi di dollari, in diminuzione del 21,4% rispetto al secondo trimestre 2022 e del 18,4% su base rettificata.

Pesa l’incertezza dello scenario asiatico

Il colosso delle spedizioni ha visto calare i ricavi del business negli States nell’ordine del 6,9% e all’estero del 13,0%, con la seconda componente dovuta soprattutto alla “persistente debolezza delle rotte commerciali in Asia”, secondo la nota diffusa dalla società.

A questo proposito va ricordato che nelle ultime settimane sono arrivati segnali di preoccupazione soprattutto in merito all’economia cinese. L’import e l’export del Dragone viaggiano in calo a doppia cifra nel confronto a un anno ed è da poco stata annunciata la caduta in deflazione (a luglio l’indice dei prezzi al consumo è calato nell’ordine dello 0,3% nel confronto a dodici mesi, mentre l’indice dei prezzi alla produzione registra il segno meno da dieci trimestri consecutivi), appesantita soprattutto dai consumi interni. Infatti, dopo un primo trimestre in crescita in seguito alla fine delle restrizioni sul Covid, l’economia cinese si è andata via via indebolendo e questo crea grande apprensione dato il peso ormai assunto da Pechino nell’economia globale.

Accordo sindacale

Intanto il gruppo americano fa sapere di aver raggiunto un accordo con i sindacati dei trasportatori, che tra le altre cose prevede aumenti salari per tutti i lavoratori, più posti di lavoro a tempo pieno e una serie di tutele rafforzate.

“Siamo lieti di avere raggiunto un accordo con Teamsters. Desidero ringraziare gli oltre 500mila UPSer in tutto il mondo per il loro costante lavoro e impegno, e per avere ancora una volta offerto il miglior servizio del settore”, ha dichiarato Carol Tomé, chief executive Officer di Ups -. “Guardando al futuro, proseguiremo nella strategia di incrementare la nostra crescita nelle aree più attrattive del mercato e rendere il nostro network integrato globale ancora più efficiente”.

Quanto all’esercizio in corso, Ups prevede investimenti per circa 5,3 miliardi di dollari e la distribuzione di un dividendo di circa 5,4 miliardi di dollari, numeri in linea con le stime precedenti.

 

 

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