Business con la Cina: la Provincia dello Zhejiang punta sulle imprese italiane

Presentato a Milano “Square One Innovation Center”, business accelerator specializzato nel tradurre l’innovazione e la ricerca scientifica in progetti industriali concreti, lanciato dalla Provincia dello Zhejiang, che punta alle imprese italiane

Prima la pandemia, poi le crescenti tensioni geopolitiche tra Pechino e Washington hanno raffreddato le relazioni tra Cina e Italia, anche se i rapporti commerciali non si sono mai interrotti.

L’ultima novità in tal senso è “Square One Innovation Center”, business accelerator specializzato nel tradurre l’innovazione e la ricerca scientifica in progetti industriali concreti, lanciato dalla Provincia dello Zhejiang, che punta alle imprese italiane.

Le opportunità di business tra i due Paesi

La regione situata lungo la costa Sud-Est della Cina, oltre 65 milioni di abitanti, già oggi conta 1.300 imprese italiane attive, con un valore dell’import/export che nel 2022 è stato pari a 11,5 miliardi di dollari (+7,8 rispetto al 2021).

I rappresentanti dello Zhejiang hanno preso parte a un incontro in Assolombarda, organizzato con l’apporto della Livolsi & Partners, per presentare le modalità e le possibilità di collaborazione con le nostre aziende.

Lo Zhejiang è tra le più avanzate aree della Cina in diversi settori, tra i quali intelligent manufacturing, sviluppo sostenibile e medical health. L’ iniziativa, che dispone di risorse aziendali nazionali ed estere e di team di esperti, tra i quali i leader nelle piattaforme per l’ accelerazione tecnologica  della  Stanford University, StartX,  ed il leader a livello mondiale per l’incubazione di nuovi progetti  imprenditoriali Y-Combinator della Silicon Valley, lavora in partnership con  fondi di investimento e di private equity cinesi ed americani, tra i quali  LH Ventures, Valley Capital Partners, Capital Partners per gestire il processo di sviluppo di un’idea innovativa, dalle fase iniziali a quelle di crescita, fino alla possibile quotazione in borsa. Il progetto si sofferma in particolare su gli ambiti intelligence, health  ed  energy.

Dal made in Italy al made with Italy

“Nonostante il mainstream –, afferma Alberto Conforti, direttore Internazionalizzazione Imprese della Livolsi & Partners –, le relazioni economiche tra la Cina ed il nostro Paese stanno ripartendo e sono già forti, come dimostra l’interesse suscitato da questa iniziativa che ha visto la partecipazione in presenza ed on line di oltre 130 Imprese di diversi settori. La situazione in Cina è cambiata, la domanda interna in continua cresciuta ed alla ricerca di prodotti di qualità, ottenuti anche dall’utilizzo di tecnologie e know-how italiani. La Cina ha compreso che non esiste solo il Made in Italy, ma anche il Made with Italy. Il nostro lavoro, ormai di lungo periodo ci insegna che il mercato cinese e la Provincia dello Zhejiang è forse l’opportunità più interessante per le nostre eccellenze produttive, per la capacità di accogliere le imprese in un contesto strutturato, favorevole e che offre le necessarie garanzie per la creazione di partnership sia produttive che commerciali con gi operatori locali”.

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