Italian Export Forum, ricette per migliorare le prestazioni estere

Il forum è nato per colmare un vuoto oggi esistente mettendo insieme in un unico appuntamento tutti i principali protagonisti coinvolti a vario titolo nel mondo dell’export

Costruire una grande alleanza finalizzata a dare alla promozione del Made in Italy l’attenzione che merita è l’obiettivo principale dell’Italian Export Forum, la due giorni che si è conclusa il 15 giugno a Villa Fondi De Sangro a Piano di Sorrento.

Tanti i panel di discussione fin dalla giornata di apertura, tra cui uno dedicato al food, moderato dal direttore di Mark Up e GdoWeek, Cristina Lazzati. Con lei hanno messo a confronto le proprie esperienze - con un focus particolare sull’export per le aziende e il valore della gdo come veicolo per l’agroalimentare italiano - Mario Gasbarrino (UNES), Nicola Mastromartino (Caffè Motta), Giorgio Sant’Ambrogio (Gruppo Vegè), Matteo Zoppas (Acqua Minerale San Benedetto), Antonio Cellie (Fiera di Parma), Sabato D’Amico (D&D ITALIA SPA), Giangiacomo Ibba (CRAI) e Simone Cucinotta (Fattorie Osella Spa).

Durante il confronto è emersa l’importanza dell’eCommerce nei processi di internazionalizzazione messi in campo dalle aziende italiane.

“Le piattaforme tecnologiche moltiplicano le opportunità sia per aumentare le vendite e dunque il consumo di prodotti italiani da parte dei clienti esteri, sia a livello di business con i buyer della gdo estera, che grazie al digital conoscono sempre di più e sempre meglio i prodotti autentici italiani”, ha spiegato Antonio Cellie.

Acqua Minerale San Benedetto esporta da oltre 25 anni, con una crescita continua e uno sviluppo ormai consolidato che ha permesso una distribuzione in oltre 110 Paesi del mondo, coprendo tutti i canali, incluso l’e-commerce.

Per approcciare un nuovo mercato estero, invece, la strategia di D’Amico parte sempre dall’analisi dei gusti e dei bisogni dei consumatori di quel Paese, con l’obiettivo di rispondere con i prodotti alle loro esigenze, senza dimenticare gli iter burocratici da seguire per l’esportazione.

Dopo l’ingresso sul mercato estero, D’Amico prevede anche la messa in campo di diverse attività come: collaborazione con i media nazionali e con chef per attività di show cooking e ricettazioni di prodotto.

“Miriamo ad espandere il business oltre i confini Europei, affacciandoci a Paesi come gli USA, Cina e Australia, grazie a una strategia che si basa sul rafforzamento della struttura interna dedicata e sull’avvio di un’attivita di scouting per trovare i partner ideali, che grazie a una solida preparazione sul settore e un forte focus sui prodotti italiani, potranno supportarci nei nostri ambiziosi progetti di export”, ha spiegato il general manager di Fattorie Osella, Simone Cucinotta, specificando che l’azienda sta operando sia in Europa sia in tutto il resto del mondo, come USA e Cina, con partner diversificati che permettono di coprire tutti i canali ad eccezione dell’e-commerce.

Caffè Motta invece sta incentivando l’export nei Paesi dove è già presente puntando su una figura di export manager che faccia scouting soprattutto in Europa. “Esportiamo da oltre 10 anni ma è solo da quest’anno, con l’arrivo del nuovo direttore commerciale, che l’azienda ha deciso di puntarci in maniera più decisa; l’export manager infatti risponde direttamente alla direzione commerciale e per l’export abbiamo un ufficio a supporto che cura la parte ordini e quella amministrativa”, ha rivelato il fondatore Nicola Mastromartino.

A chiudere i lavori è stato il presidente e ideatore dell’Italian Export Forum, Lorenzo Zurino, imprenditore specializzato nella distribuzione di prodotti alimentari Made in Italy negli USA.

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