La sfida: cambiare con consumi fermi

Gli opinionisti di Mark Up. Claudio Gradara presidente Federdistribuzione (da Mark Up n. 268)

I recenti dati Istat sulle vendite al dettaglio offrono spunti di riflessione: in termini reali, dopo il +0,1% del 2016 e il -0,2% del 2017, gennaio 2018 indica -1,9%. Un mercato totalmente fermo, con un segnale di inizio anno preoccupante. Solo l’eCommerce evidenzia un costante incremento. Tuttavia, guardando la totalità della spesa delle famiglie, si evidenzia una crescita del +1,4% nel 2016 e del +1,3 nel 2017. Mentre nel 2016 le famiglie hanno aumentato di 40 miliardi i depositi bancari. Qualche considerazione: la ripresa dei consumi c’è, ma non riguarda i beni di largo consumo. Si spende per servizi, auto e beni durevoli, ma c’è meno spazio per alimentari e abbigliamento.
Gli stili di consumo cambiano, a favore di alcuni segmenti (bio e prodotti salutistici) anziché per consumi di massa. Cogliere questi segnali diventa la chiave critica di successo giacché la debolezza dei consumi dipende anche da una diffusa incertezza sul futuro che ancora accompagna le famiglie e le induce a mantenere liquidità sui conti correnti. C’è dunque un consumo potenziale inespresso, che occorre stimolare con un’offerta più accattivante, mentre la crescita dell’eCommerce impone alle imprese una revisione delle strategie, che preveda un approccio unificato, con il cliente al centro e un’integrazione in un’unica piattaforma dei canali di pre-vendita, vendita e post-vendita, sia offline che online. Per la distribuzione una grande sfida, dunque, che deve affrontare una fase di cambiamento in un quadro di consumi deboli. Diventa fondamentale, che il prossimo Governo realizzi una politica a sostegno dei redditi, per ricreare il clima di fiducia e incentivare lo sviluppo della domanda.

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