Coronavirus: l’OMS conferma la pandemia

Ultim'ora dal fronte Coronavirus. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia. Saranno possibili aggiornamenti nelle prossime ore

"Pandemia non è un termine da usare con leggerezza o superficialità; è una parola che se utilizzata impropriamente può causare gravi conseguenze" queste le parole del direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, in apertura della conferenza stampa, che ha decretato, quindi, non a cuor leggero, un nuovo status per la diffusione del Coronavirus (COVID-19). Il virus è stato riconosciuto come pandemico, in quanto ormai diffuso in buona parte del mondo, ed in aree molto più vaste e diffuse rispetto a quelle solitamente interessate da un’epidemia, coinvolgendo zone specifiche di paesi o continenti.

Il numero di contagi e decessi cambia di ora in ora, superando le 121.564 unità con almeno 4.373 decessi in tutto il mondo registrati dalla Johns Hopkins University a mercoledì 11 marzo 2020. Al di fuori della Cina, 32.778 casi sono stati confermati in almeno 109 paesi. Sembrano lontani i pochi casi, relegati a soli tre paesi, registrati dall'OMS il 21 gennaio 2020.

Mentre il virus sta rallentando in Cina, da dove è partito il contagio, sta accelerando in altre parti del mondo. L'Italia ospita la maggior parte dei casi europei con circa 10.149 infezioni, seguita dall'Iran con 9000 infezioni e dalla Corea del Sud con 7.775. Sempre in base ai dati forniti dalla Johns Hopkins University, negli Stati Uniti i casi scoppiati nell'ultima settimana ammontano ad oltre 1.050, diffusi in almeno 36 stati.

Dichiarare lo stato di pandemia comporta importanti ripercussioni politiche ed economiche, che coinvolgono marcatamente i mercati finanziari mondiali, oltre che restrizioni commerciali e trasporto per merci e persone sempre più rigorose. La sfida è ora quella di fare in modo che la pandemia Coronavirus, non generi una “pandemia economica”, ovvero una pesante recessione mondiale, oppure una “pandemia geopolitica”, ognuno “per sé” con prolungata chiusura di frontiere e scambi, fermando anche il “contagio economico”.

OMS

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