Next gen: Vincenzo Prezzemolo, imprenditore. Il futuro è nei mercati internazionali

Prezzemolo Vincenzo, Prezzemolo & Vitale
Per il giovane imprenditore siciliano Vincenzo Prezzemolo gli obiettivi su cui concentrare l’attività sono molto chiari e riguardano: sviluppo all’estero, eCommerce e tecnologia

"La nostra filosofia è radicata nella storia di quel piccolo negozio creato dai miei genitori nel quale si sono sempre coltivati rapporti interpersonali forti e solidi con i clienti, i propri collaboratori e i fornitori”, così spiega la sua filosofia Vincenzo Prezzemolo (22 anni), il più giovane dei figli di Giusi Vitale e Giuseppe Prezzemolo, la cui storia nasce dalla bottega Prezzemolo & Vitale a Palermo oltre 30 anni fa. In più di tre decenni, da quella realtà si è sviluppata una storia retail che oggi conta sette punti di vendita a Palermo e quattro a Londra. I valori sono rimasti intatti, coltivati come semi preziosi da far germogliare, trasmessi da una generazione all’altra. Vincenzo, che lavora alla direzione marketing & eCommerce, è entrato in azienda insieme al fratello Salvatore (29 anni), che ha il ruolo di direttore operativo, e alla sorella Jose (36 anni), alla direzione risorse umane. Passato, presente e futuro per questo giovane team si muovono sulla stessa scia di valori che rende distintiva la loro rete in Italia e all’estero grazie a qualità dell’offerta, ambientazioni scenografiche, servizio al cliente, valorizzazione delle tipicità territoriali.
“La nostra mission è di portare quella piccola bottega in Sicilia e nel resto del mondo -sottolinea Vincenzo Prezzemolo-. Nel tempo, la nostra rete è cresciuta mantenendo quei principi che i nostri genitori hanno trasmesso non soltanto a noi figli, ma anche ai 200 collaboratori che lavorano con noi”.

Perché avete scelto Londra per l’espansione all’estero?

Veramente è Londra ha scelto noi! Mi spiego: ci era stato proposto di sperimentare un temporary store e questa esperienza ci ha dato la possibilità di conoscere la città e di apprezzarla. Ci siamo trovati ad affrontare un mercato molto diverso da quello palermitano e questo ci ha entusiasmati: mentre Palermo è più legata alla tradizione, Londra è più aperta alle sperimentazioni, all’innovazione, a gusti e sapori nuovi da scoprire. In Italia in generale viviamo recintati nel nostro nazionalismo culinario, a Londra decisamente no. E questa diversità ci ha permesso, da un lato, di portare in Inghilterra la nostra caratteristica offerta, dall’altro di sperimentare e uscire dagli schemi. Certo la nostra giovane età è stata determinante in questo tipo di approccio.

Un modo per dire che continuerete ad espandervi all’estero?

Assolutamente sì. Ai quattro store già attivi a Londra se ne aggiungeranno altri sei nei prossimi tre anni, con l’obiettivo di conquistare altre capitali europee. Crescita che accadrà solo dopo aver consolidato la nostra presenza nel mercato londinese.

Cosa avete portato in Sicilia della vostra esperienza estera?

La possibilità di uscire dagli schemi e il profondo rispetto per il lavoro che gli inglesi hanno. Nel Regno Unito, l’età media dei dipendenti è decisamente più bassa rispetto alla realtà lavorativa siciliana e italiana in genere. Un aspetto che abbiamo ereditato con entusiasmo: del resto, siamo molto giovani e preferiamo confrontarci con gente giovane. Lavorano con noi, infatti, molti professionisti under 30 con grandi esperienze internazionali. Tra l’altro, a causa del Covid 19 molti giovani partiti per l’estero sono tornati in Sicilia e da noi hanno trovato terreno fertile riuscendo a coniugare la possibilità di vivere nei luoghi d’infanzia, ma anche di confrontarsi con una realtà professionale che guarda al di là dei confini dell’isola.

La Brexit ha influito sul vostro business?

Abbiamo la fortuna di essere piccoli ed agili e questo ci ha permesso di entrare nel mercato inglese in modo facile e veloce. Una condizione che non è cambiata nemmeno con l’affermarsi della Brexit che ha reso certamente più complesse procedure e burocrazia. Però le nostre dimensioni ci hanno salvato. Con queste premesse siamo pronti a continuare a investire a Londra.

Privilegiando sempre negozi diretti o prevedete anche di utilizzare formule di affiliazione?

Al momento la nostra rete di vendita, sia italiana che estera, è diretta e, anche se in una fase iniziale, avevamo contemplato l’idea di ricorrere alla leva del franchising, allo stato attuale non prevediamo di utilizzare questa formula. Vogliamo prima consolidarci e successivamente valutare altre ipotesi. Il nostro obiettivo primario, infatti, è quello di creare prima di tutto un format definito che ci permetta di trasmettere la nostra filosofia d’azienda.

Per quanto riguarda l’Italia, la vostra rete non si svilupperà oltre Palermo?

Non lo precludiamo ma al momento le nostre attenzioni sono rivolte verso le esperienze internazionali.

Quanto la vostra giovane età è stata determinante nel definire scelte e obiettivi aziendali?

L’espansione all’estero è stata certo conseguenza del nostro arrivo. Da parte mia, inoltre, c’è una grande attenzione per il mondo digitale e online che ritengo tasselli fondamentali per la crescita. Il mondo sta cambiando e non possiamo non assecondare questo trend. Per questo stiamo sviluppando la nostra nuova piattaforma per consolidare l’eCommerce non soltanto a Palermo. Ad oggi gli acquisti online rappresentano l’8-9% del nostro fatturato totale, che ingloba Italia ed estero. In quest’ottica, abbiamo sostenuto un importante investimento puntando sull’alta tecnologia che sta dando i suoi frutti. Per noi è una scommessa vinta.

Cosa prevedete per il 2022?

Provo a sintetizzare: eCommerce, innovazione, tecnologia, sviluppo estero. Il mio desiderio è di portare avanti un messaggio preciso: si sopravvive se si ha qualcosa da raccontare; si sopravvive, se si condivide. Proprio questo è il nostro obiettivo: creare valore condiviso con i nostri fornitori, i nostri dipendenti e con i nostri clienti. E Vogliamo raccontarlo e raccontarci, al di là dei numeri e del fatturato. Siamo in una fase di crescita: stiamo diventando grandi. Se lo scorso anno dovevamo capire dove volevamo andare, oggi lo abbiamo capito e nel 2022 dobbiamo mettere in atto questo progetto di espansione, di razionalizzazione degli spazi e dei processi che ci porteranno a diventare un’azienda di maggiore dimensione. Lavoreremo per realizzare i nostri sogni futuri.

Sogni che raccontano ...

Che nel 2022 dobbiamo mettere le basi solide per crescere. Vogliamo espanderci in Europa ed entrare in nuovi territori mantenendo la nostra identità che ci rende distintivi. La sfida è diventare sempre più grandi mantenendo questo animo e questo spirito senza mai dimenticare quella piccola bottega da cui tutto è partito. È questo l’unico modo per essere differenzianti.

Da Mark Up n. 305, dicembre 2021-gennaio 2022

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