VicenzOvo, il savoiardo Matilde Vicenzi con Italia Zuccheri

La collaborazione nasce dai valori condivisi da Matilde Vicenzi e Italia Zuccheri: tradizione, territorialità, sostenibilità ambientale

Matilde Vicenzi Italia ZuccheriSi rinnova la partnership tra Matilde Vicenzi e Italia Zuccheri-Coprob che si concretizza nel savoiardo VicenzOvo, un prodotto tipico della tradizione piemontese divenuto noto in tutta Italia per il suo utilizzo come ingrediente principale di un dolce molto apprezzato nel nostro Paese: il tiramisù. Lo sposalizio è perfetto: Matilde Vicenzi ci mette la base, Italia Zuccheri la sua specialità, lo zucchero.

“Italia Zuccheri-Coprob e Matilde Vicenzi condividono gli stessi valori -commenta Leandro Cariolo, responsabile marketing e trade marketing di Italia Zuccheri Commerciale-: eccellenza qualitativa, made in Italy, sostenibilità ambientale e sostegno alle filiere locali. Siamo orgogliosi di lavorare in stretta sinergia per trasferire questi valori sul cliente finale”.

I valori comuni

Per la propria industria Italia Zuccheri si basa sulla produzione di barbabietola da zucchero, attraverso un’agricoltura il più possibile sostenibile senza l’uso dei fitofarmaci neonicotinoidi nella concia dei semi della barbabietola, dannosi per gli insetti impollinatori. Italia Zuccheri produce, dal 1962, grazie alle 7000 aziende agricole della cooperativa con coltivazioni in Emilia-Romagna, Veneto, Marche, Lombardia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte.


La coltura di barbabietole da zucchero è fondamentale per l’ambiente grazie alla sua capacità di assorbimento dei gas serra. Infatti, un ettaro di barbabietola da zucchero assorbe la stessa quantità di anidride carbonica di un ettaro di bosco.

È anche questo, oltre alla qualità, ad aver portato Matilde Vicenzi a scegliere proprio Italia Zuccheri: “Il sodalizio tra Matilde Vicenzi e Italia Zuccheri-Coprob -spiega Cristian Modolo, direttore marketing del Gruppo Vicenzi-, coronato nel nostro savoiardo VicenzOvo, è la sintesi perfetta che rassicura i consumatori custodi della tradizione, ma risponde anche alle istanze dei più giovani esploratori di nuove identità alimentari. Un connubio che valorizza il nostro prodotto più storico in una ritrovata modernità”.

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