Il consorzio di tutela dell’Asiago plaude allo stop ai marchi evocativi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un ddl che modifica al Codice della proprietà industriale, estendendo il divieto di registrazione di marchi e servizi evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta

Dal consorzio di tutela formaggio Asiago  arriva un plauso all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge di modifica al Codice della proprietà industriale nel quale viene confermato ed esteso il divieto di registrazione di marchi e servizi evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta.

Riforma nell’ambito del Pnrr

La misura, prevista dalle riforme del Pnrr, va nella direzione di contrastare le evocazioni che indebitamente sfruttano la notorietà delle denominazioni Dop e Igp e indeboliscono, con azioni di disturbo, la competitività dei territori.

Il precedente Codice della proprietà industriale, ricorda il Consorzio, già indicava chiaramente che non è possibile registrare alcun marchio d’impresa relativo alla protezione delle denominazioni d'origine e delle indicazioni geografiche. “La modifica, ribadendo la legislazione dell’Unione Europea, nel primo articolo riprova e chiarisce che la protezione è da intendersi in senso estensivo, vietando la registrazione di marchi e anche di servizi evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta e rafforza il controllo preventivo rispetto al deposito relativo alle domande di brevetto potenzialmente utili per la difesa del Paese”, si legge nella nota diffusa dal Consorzio.

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