Dal Big Show di New York i nuovi trend del retail

Al più grande appuntamento annuale sul retail organizzato da Nfr emergono i trend dettati dell’intelligenza artificiale, dall’omnichannel phygital e dalll’experience in senso più ampio


All’inizio di ogni anno solare si aprono due fiere straordinarie per i contenuti, tecnologie, numerosità di partecipanti ed espositori. Non solo: l’apertura in termini di estensione di settori merceologici presenti, di multiculturalità dei professionisti e manager presenti, di visione allargata al mercato internazionale globale non ha pari. Parliamo del Consumer Electronic Show (Ces) e del Retail Big Show, il più grande evento per la retail industry, organizzato dalla National Retail Federation, di cui Retail Institute Italy è membro. Il tema dell’anno 2024 è “Make it Matter”. Con connessioni che contano. L’ispirazione che conta. Ed esperienze che contano. 40.000 partecipanti provenienti da più di 100 paesi e con la presenza di più di 6.200 brand. Anche quest’anno, Retail Institute Italy ha seguito l’evento da vicino, per monitorare i trend e le novità più rilevanti. Si tratta di una molteplicità di indicazioni.

Trend emergenti

Sono decine i trend emergenti, molti con una forte correlazione vediamone alcuni. Sicuramente vi è una dinamica importante nell’integrazione della tecnologia nei modelli di business. Si parte nei frame di tecnologia esistenti: la loro innovazione con integrazione con l’utilizzo dei social media appaiono temi importanti, che consentono esperienze di acquisto convenienti e personalizzate. In questo contesto emerge l’esplosione dell’Ai. Artificial intelligence, Generative Artificial intelligence, General artificial intelligence: intelligenza artificiale, intelligenza artificiali generativa e primi accenni alla intelligenza artificiale generale fanno parte del futuro della Retail Industry. Sono infestanti e presenti in tutta la catena del valore. Sicuramente impatteranno sempre più su prezzi dinamici e promozioni, ottimizzano le entrate e incentivano il comportamento dei clienti. Inoltre nel migliorare le strategie della catena di fornitura (supply chain): i retailer dovranno ripensare la supply chain, la pianificazione delle scorte, i cicli di programmazione, la progettazione d’assortimento ed allocazione. In questo campo dati e AI saranno fondamentali per le aspettative dell’organizzazione e dei clienti finali. Passando direttamente allo scaffale, i trend sono molteplici. Per esempio, la riduzione degli sprechi alimentari e l’uso di ingredienti riciclati: un retail sempre più immerso nella sostenibilità e in particolare nella riduzione degli sprechi e nella introduzione di ingredienti riciclabili. E anche la rivoluzione vegetale e fonti proteiche alternative: si assiste a un’impennata di alimenti a base vegetale e delle fonti proteiche alternative guidata da clienti finali sempre più attenti alla sostenibilità ed etica. Importantissimo risulta anche comprendere l’impatto della genAI sulla industry e sul brand e la fiducia che essere genererà nel mercato: i retailer dovranno capire e affinare i modelli di business, le relazioni ed esperienze con i clienti finali e le relazioni di sistema. Rilevanti anche i temi inflation, skrinkflation, skimflation: inflazione, riduzione della quantità a parità di prezzo, modifica degli ingredienti a parità di prezzo rispettivamente. Sono fattori e componenti dell’attuale framework della retail industry. Non di meno i principi della sostenibilità e dell’economia circolare sono diventati parte integrante del business dei retailer: soprattutto con l’adozione di materiali riciclati e pratiche etiche. Il marketing è un altro fronte con un’imponente evoluzione. Prosegue la corsa ad abbracciare il retail media: la crescita del potenziale mediatico dei retailer è notevole. Esperienze multimediali, messaggi pertinenti e coerenti con tutti i touchpoint, saranno fattore di impatto economico per il retailer, per i manufacturer e per i clienti finali. Per creare un’esperienza multimediale integrata, i retailer e manufacturer devono abbracciare un ibrido di canali e creare messaggi pertinenti e autentici che siano coerenti e di risonanza su tutte le piattaforme. In primo piano i “non influencer”: Per supportare la creazione di contenuti e promuovere la rilevanza del marchio, i marchi dovrebbero concentrarsi sulla collaborazione con i creatori della genz, che sono creatori di contenuti esperti ma non sono necessariamente “influencer professionisti”. Ciò contribuirà a garantire che i contenuti siano di alta qualità e allineati alle capacità di TikTok, ma non troppo raffinati o messi in scena. Ma questo è solo una frazione di quanto presentato nel Big Show. Il resto su markup.it

ALCUNE CASE HISTORY

App per l’accesso anticipato alle offerte
La funzione di acquisto “Best Buy Drops” dell’azienda americana Best Buy annuncia in anticipo i prossimi prodotti e offerte di alto profilo in categorie come giochi, Tv economiche, giocattoli e altro ancora. L’app Best Buy consente agli utenti di visualizzare in anteprima le prossime offerte e impostare notifiche di promemoria. La scheda “Drop” include una barra di stato delle scorte per gli acquisti in tempo reale, che mostra la percentuale delle azioni richieste. I drop precedenti includevano oggetti come un bundle PlayStation 5 in edizione limitata e Pokémon Squishmallows a testimoniare la popolarità dei prodotti.

Shopify lancia Tokengate
Nell’ambito di iniziative di connessione al consumatore, Shopify sta lanciando “Tokengate”, che consentirà ai retailer di fare offerte esclusive ai titolari di token. I venditori possono creare un negozio Tokengate direttamente sull’app Shopify o aggiungere la funzionalità direttamente in negozio. Gli acquirenti devono quindi connettere il proprio portafoglio crittografico e verificare di essere proprietari dei token non fungibili applicabili, o Nft. Inoltre, i venditori possono collaborare con altri marchi per i prossimi lanci Nft e collaborare con i partner di merchandising di Shopify per sviluppare prodotti premium.

App per lo shopping ludico
La start-up Yaysay ha lanciato un’app di shopping gamificata per trasformare l’esperienza di acquisto a prezzo scontato. L’app è ispirata ai social media, alle app di appuntamenti e alle interfacce di gioco. Ha lo scopo di fornire un’esperienza di acquisto unica combinando concorrenza, fortuna e offerta limitata. Yaysay combina la personalizzazione basata sull’Ai con la gamification, presentando agli utenti un feed di moda personalizzato pertinente. Gli utenti hanno solo 30 minuti al giorno per fare acquisti e possono assicurarsi la merce in eccedenza di marchi come Chloé e Isabel Marant a basso prezzo.

Cassa automatica unificata nel discount
Shopreme sta integrando le tecnologie di checkout automatico nei negozi Aldi Nord nei Paesi Bassi, tra cui Scan & Go. Aldi sta installando la funzione Scan & Go nell’app cliente e configurando le casse self-service per un’esperienza di acquisto intuitiva ed efficiente. I clienti possono scansionare i prodotti con il proprio smartphone mentre fanno acquisti e pagare tramite opzioni di pagamento come iDeal, carta di debito, carta di credito, Google Pay o Apple Pay. La verifica dell’età avviene in modo rapido anche tramite l’app: per uscire dallo store viene scansionato sul terminale il codice dell’app generato.

Walmart integra i pagamenti dilazionati
Walmart ha integrato il servizio “acquista ora, paga dopo” di Affirm nel suo processo di pagamento automatico. Affirm offre soluzioni di pagamento che consentono di effettuare acquisti e pagare nel tempo con tassi di interesse che vanno dallo 0 al 30%. Il servizio offre diversi piani di rimborso, tra cui l’opzione in rate mensili in tre, sei o dodici mesi. I clienti possono selezionare Affirm come metodo di pagamento, ricevere proposte di finanziamento e generare codici a barre per il pagamento in cassa. Ancora, ricevere i prossimi lanci Nft e collaborare con i partner di merchandising di Shopify per sviluppare prodotti premium.

Strumenti di intelligenza artificiale per i venditori Amazon
Amazon ha presentato una serie di strumenti di Ai generativa basati su modelli linguistici di grandi dimensioni (Llm). Gli assistenti Ai sono progettati per aiutare i venditori a creare descrizioni di prodotti, titoli e dettagli delle inserzioni. Possono anche ampliare le descrizioni esistenti. Sebbene questa tecnologia offra efficienza e scalabilità, ci sono preoccupazioni riguardo a potenziali imprecisioni o informazioni errate. Amazon consiglia ai venditori di rivedere l’output per verificarne la conformità con le linee guida per le inserzioni. Anche altri rivenditori come eBay e Shopify si sono rivolti all’intelligenza artificiale generativa.

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