Cortilia al giro di boa

Andrea Colombo, Ceo Cortilia
Dalla gdo all’e-commerce puro, il nuovo amministratore delegato di Cortilia, Andrea Colombo ci racconta lo stato dell’arte e i progetti per il futuro di una delle realtà più interessanti nel panorama dell’e-commerce food

Andrea Colombo, una carriera nella grande distribuzione, da Metro a Coop, con un ultimo passaggio in Sezamo. Lo incontriamo con la veste di amministratore delegato, approdato da sei mesi nella bellissima sede di Cortilia, arredata con gran gusto e green da tutti i punti di vista. Tanti i volti giovani, chini sui computer, immersi nel verde perché Cortilia, B-corp dell’eCommerce food, ha una testa tech ma un’anima agricola. D’altra parte, il claim non lascia dubbi e recita: “La campagna a casa tua”.

Avete appena chiuso il 2023 dopo un 2022 non proprio al top: quali i risultati?
Stiamo invertendo il trend che ha colpito molte realtà simili alla nostra: abbiamo fatto un +3,6 a settembre, un +9,3 ad ottobre, +8 a novembre e chiudiamo l’anno, partendo da numeri negativi ad agosto, con un +2,1. Credo che possiamo ritenerci soddisfatti.

Qual è la filosofia con cui guidi e guiderai Cortilia?
Ritengo intanto che il cibo non possa e non debba essere un “lusso”. Il lusso è una borsa firmata che magari desideri ma non ti puoi permettere, il cibo deve essere qualcosa cui tutti possono ambire e possono permettersi.
Cortilia, dunque, lavorerà con i suoi fornitori per mantenere la qualità cui sono abituati i propri clienti, ma dando loro la possibilità di accedere anche a prezzi più bassi. In questo senso, abbiamo aggiunto 400 referenze con prezzi più democratici, sempre rispettando i nostri principi: qualità e prodotti di nicchia, come il broccoletto di Custoza, il broccolo fiolaro o le mele renette grigie di Toriana.
Inoltre, è stato avviato un piano promozionale con i nostri fornitori che, in base alle loro disponibilità e capacità produttive, ci forniscono merce a un prezzo più basso fino ad esaurimento scorte. Nasce così il “prodotto del mese”, che spingiamo con una logica promo, facendolo circolare sul sito ma anche fisicamente sui nostri camion che effettuano le consegne perché il tutto si sposa con una comunicazione omnicanale, che si avvale anche di strumenti più classici come le affissioni, la pubblicità dinamica, che crea curiosità, suscita interesse e adesso anche la radio, con Radio Deejay e Radio Capital.
Ovviamente comunichiamo anche attraverso il digitale: con un reel, con le immagini, con la newsletter puoi raccontare cosa c’è dietro quel prodotto, creando così un’esperienza di acquisto completa. Certo non è l’esperienza del negozio ma per alcuni versi è più precisa, risponde a molte delle domande che il consumatore oggi si pone su ciò che acquista: da dove viene? Chi l’ha prodotto? Come lo ha prodotto? Come lo cucino? Infine, il lavoro che sto facendo e farò sarà nel contenimento dei costi, costi di gestione, costi logistici. Il brand Cortilia ha una grande riconoscibilità, un grande lavoro fatto da chi mi ha preceduto, adesso si tratta di spingere al massimo per crescere.

Dove arriva oggi Cortilia?
La città di Milano pesa il 50% del nostro fatturato. Fino a qualche mese fa, attraverso la nostra app, i clienti di tutta la Lombardia potevano fare la spesa (tranne per le provincie di Sondrio e Mantova), poi Torino e Genova, inclusa Nervi, mentre per il resto d’Italia era stata creata una web page -Cortilia Discovery- che ho deciso di inglobare direttamente nella app principale. Adesso, qualsiasi cliente, a prescindere dove stia, può ordinare su Cortilia, ovviamente cambiano i tempi di consegna: a Roma arriverà in due giorni, in Sicilia probabilmente ce ne vorranno quattro.
Per rispondere alla domanda, oggi, il nostro obiettivo è ampliare il numero di clienti mantenendo i nostri fedelissimi, garantendo quindi il servizio e la qualità dell’assortimento per cui ci hanno scelto ma anche andando a toccare fasce di popolazione che hanno la medesima attenzione al prodotto e alla sua provenienza ma che hanno una sensibilità più alta al prezzo.

Cosa hai portato della tua esperienza in Cortilia?
Ho avuto grandi maestri e, in questi trent’anni, ho capito come approcciare il nostro business, quali sono le leve da far funzionare in termini di marketing, di buying, di operation e ora ho l’opportunità di confrontarmi, creare contraddittori con i giovani che sono qui, molti alla prima esperienza, che chiedono, che vogliono sapere e capire: è molto arricchente. La mia esperienza è al loro servizio, così come i miei rapporti, che facilitano incontri con aziende e brand che per loro prima erano difficilmente intercettabili. Infine, con Sezamo ho portato il digitale nella mia esperienza, trasformandola in omnicanale.

Progetti per il futuro?
Aumentare ancora di più il servizio, offrire l’affettato al taglio con la scelta dello spessore della fetta. Ampliare l’area del bakery con l’aggiunta della pasticceria fresca. Vogliamo anche migliorare ulteriormente la parte iconografica, mostrare ai clienti cosa riceveranno, in che packaging, quali materiali utilizziamo. Abbiamo nella nostra offerta molti freschi; pensiamo alla carne, la cui offerta è già aumentata e aumenterà, il cliente si chiede come verrà impacchettata e consegnata e noi glielo faremo vedere. Abbiamo anche appena chiuso un accordo con Erbert, che ci preparerà alcuni dei piatti pronti, firmati da entrambi i brand. Così come l’accordo con Pizza Aut per i panettoni per Natale, collaborazione che mi piacerebbe continuare.

Negozi?
Sarebbe logico, magari partendo da un temporary, per vendere ma anche per aumentare le subscription. Sono appena partito, datemi tempo, vedremo dove arriverò.

 

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