Aziende familiari resistenti, ma con la sfida di transizione e governance

Foto di Mohamed Hassan da Pixabay
La solidità le fa guardare al futuro con positività, ma passaggio di testimone e modello di governance sono una difficoltà. Il report Deloitte Private

Meno vulnerabili agli eventi avversi, più ottimiste nei confronti del futuro, ma alle prese con la sfida del passaggio generazionale e di un modello di governance ancora poco arricchito da contributi esterni. Questa la natura delle aziende familiari emersa dal report di Deloitte Private, che ha analizzato 100 pmi in Italia di questa tipologia.
Un tessuto imprenditoriale in buona sostanza "saggio", grazie a una gestione che privilegia la logica di generazione di valore nel lungo periodo, piuttosto che la reazione tattica alla contingenza. Secondo il 71% dei leader di queste imprese, è proprio la loro natura familiare a renderle più solide e resistenti rispetto alle incertezze congiunturali. Non a caso, nei prossimi 12 mesi, il 69% percepisce il contesto esterno come non allarmante, mentre 8 su 10, nonostante la situazione geopolitica ed economica attuale, si dicono ottimisti sulle prospettive di crescita.

Passaggio generazione e buona governance le sfide centrali

Due gli aspetti più cruciali e sfidanti, ovvero la gestione della transizione generazionale e lo sviluppo di modelli di buona governance. Entrambi, infatti, favoriscono la continuità aziendale, preservano l’eredità familiare, migliorano l’impatto sulla sostenibilità e supportano la collaborazione con altri stakeholder. Dal report, tuttavia, emerge che solo 2 aziende su 10 sono attualmente impegnate a pianificare i futuri cambiamenti negli assetti proprietari e appena una su 10 ha definito e formalizzato un piano di transizione.
In aggiunta, più di un quinto delle aziende dichiara che ad oggi non c’è una nuova generazione a cui passare il testimone e, quando presente ed interessata (31%), risulta non ancora pronta ad assumere la leadership. Per questo motivo, secondo l’81% dei leader delle aziende intervistate, è indispensabile formare la generazione successiva con l’affiancamento dei leader attuali o, secondo il 71%, incoraggiare a intraprendere esperienze in altre realtà aziendali per favorire la contaminazione, sviluppando nuovi approcci imprenditoriali e modi di pensare.
Lato governance, l'operatività effettiva del Consiglio di amministrazione è un elemento essenziale, ma attualmente non è formalizzata da quasi un’impresa familiare su due.
Tra le imprese intervistate che hanno formalizzato il Consiglio, 2 su 3 dichiarano che questo è composto solo da membri della famiglia proprietaria. Come evidenzia il report, invece, l’apertura a figure non appartenenti alla famiglia può stimolare la diffusione di competenze e la contaminazione con lo sviluppo di nuove idee sia a livello di management che di Consiglio. Il supporto di professionisti esterni permette ai futuri leader di perfezionare alcune capacità essenziali e prioritarie per la crescita a lungo termine dell’impresa. Secondo il 35% degli intervistati, tra queste rientrano quella di monitorare e anticipare i trend di mercato, per il 30% di comprendere a fondo il prodotto e le tecnologie avanzate, per il 24% di adattarsi ai cambiamenti e per un altro 24% di esercitare una leadership coinvolgente e una comunicazione chiara e trasparente.

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