Better for you: la nuova categoria del vino

Francesca Benini sales & marketing director Civ & Cantine Riunite

Se analizziamo il settore del vino negli Usa, emerge una generalizzata contrazione dei consumi soprattutto nella categoria table wine. I best seller sono rimasti inalterati negli anni: blend rossi californiani e affini internazionali, i Sauvignon Blanc neozelandesi, il nostro Prosecco, ma anche i ready to drink a base di vino.

Ritorna però il mantra “meno, ma migliore”: un processo di premiumisation che non accenna ad arrestarsi. Ma la grande novità sta nel fatto che il “migliore” si associa al nuovo concetto di “better for you”: in risposta alla crisi geopolitica ed economica le aspettative anche per il 2023 saranno rivolte al benessere quotidiano e gli individui avranno bisogno di prendersi cura di sé stessi e degli altri, ma anche di essere guidati per facilitare le loro scelte di consumo.

Nielsen ha così definito una nuova categoria, negli Usa, rappresentata da vino e bevande a basso contenuto alcolico o zero alcool, da prodotti addizionati di succhi naturali, gluten free e vegan friendly, in grado di apportare una sensazione di refreshment dal punto di vista sia organolettico, sia mentale, con packaging inclusivi, colori vivaci e luminosi, applicati a forme geometriche e scelte di design audaci. Better for you è associato anche al concetto di “off-time”, che esprime una quiete sostenibile per un benessere che permetta di ricaricarsi attraverso colori rilassanti, con toni tenui e packaging organici ed eleganti. C’è da domandarsi quante realtà produttive del nostro Paese possono competere su queste nuove categorie con importanti investimenti, e se questo trend avrà impatto sui consumi italiani e influenzerà nuovi comportamenti di acquisto.

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